Comverta: l’approccio umano e creativo al Business Process Outsourcing
La società offre alle aziende soluzioni integrate per ogni fase del processo di Customer Management. Sara Sicuro, Responsabile MarCom, ce ne racconta visione e obiettivi
Nata quest’anno come società di Business Process Outsourcing dall’unione di quattro aziende, e specializzata in soluzioni innovative Sales, Business e Digital per aziende B2B e B2C, Comverta è un progetto integrato di competenze e di visione del futuro. Dalle sue tre sedi di Bari, Barletta e Lecce, la società offre all’aziende servizi integrati per ogni fase del processo di Customer Management, mettendo in comune competenze frutto di una lunga esperienza in aree di business tradizionalmente autonome, per dare vita ad una realtà BPO in grado di cambiare le dinamiche relazionali con i mercati. Sempre con un’attenzione speciale al capitale umano e al pensiero creativo.
In questa intervista, Sara Sicuro, Responsabile Marketing e Comunicazione di Comverta, ci racconta il percorso e la visione dell’azienda, condividendoci anche i suoi obiettivi futuri.
Sara, quali sono i motivi che hanno portato alla nascita di Comverta?
«Comverta nasce dall’unione di quattro aziende ed il progetto imprenditoriale è partito da una domanda molto semplice: “come possiamo migliorare i risultati per i nostri clienti?”. I cambiamenti in atto sui mercati negli ultimi anni hanno richiesto una riflessione profonda ed una risposta radicale. Questa risposta è venuta dai numeri. Alcuni test effettuati con clienti di rilievo nazionale lungimiranti, ci hanno fatto capire che la chiave è l’integrazione delle competenze e dei servizi. Le imprese, molto spesso, quando si rivolgono all’esterno per l’affidamento di alcuni processi o funzioni, lo fanno attraverso agenzie e società di consulenza distinte. Il risultato? La mancanza di dialogo tra i fornitori ed un conseguente, enorme, spreco di potenziale. Da qui, l’idea di Comverta.»
Vi definite una “società di Business Process Outsourcing”. Perché a tuo parere un’azienda dovrebbe esternalizzare la gestione del suo business?
«Il BPO, come confermano le principali società di analisi, è destinato a crescere in maniera esponenziale a livello mondiale. Si stima un +8,4% nel 2023 e +10% nel 2024. La domanda che interessa di più alle aziende è, ancora una volta, molto semplice: “quali sono i vantaggi dell’esternalizzazione?”. Innanzitutto l’ottimizzazione nell’impiego delle risorse umane e tecnologiche, con conseguente riduzione dei costi. Altro fattore chiave è il miglioramento del livello dei servizi, grazie all’affidamento a professionisti con competenze specialistiche continuamente aggiornate. Ultimo aspetto, non per importanza, la certezza di operare in costante compliance con la normativa in vigore per tutte le attività svolte.»
Quali sono le soluzioni che Comverta offre sul mercato?
«Partiamo da un presupposto: le soluzioni proposte da Comverta sono sempre one-to-one. Abbiamo 3 Business Unit: Sales, Business e Digital. La BU Sales comprende i Contact Center, con 3 sedi (Bari, Barletta, Lecce) e più di 150 Sales Specialist, il Retail con 5 punti vendita collegati al marchio WindTre ed il servizio di In Store Promotion, attraverso cui gestiamo attività di Field Marketing & Promotion all’interno di gallerie commerciali e GDO. La BU Business è incentrata sulla Rete Commerciale, il nostro canale di consulenza e vendita in ambito ICT, Digital ed Efficientamento Energetico. La BU Digital comprende i servizi di Lead Generation, Performance Marketing e Creative Design.»
Fermiamoci un attimo sulla vostra offerta di strumenti di marketing digitale. Come rispondete alle esigenze delle aziende in questo campo?
«Ogni soluzione di Comverta è concepita per essere integrata all’interno di un processo che risponda a delle logiche di Marketing. Per questo motivo, ci definiamo una società Data-Driven e Performance Oriented. Il punto cruciale è innanzitutto quello di definire quali sono gli obiettivi da raggiungere e, solo in seconda battuta, quali sono gli strumenti più adeguati a raggiungerli. Le nostre soluzioni si basano sull’approccio metodologico del Performance Marketing: dalla definizione del target al Content Management, dalla Leads Conversion alla Conversion Rate Optimization. Per quanto riguarda più nel dettaglio la Lead Generation, non ci concentriamo soltanto sull’utilizzo degli strumenti di Digital Marketing, ma anche su attività di Market & Company Analysis e, soprattutto, sulla stesura di un Business Plan per stabilire gli obiettivi da raggiungere, sia per il marketing che per il business. Tutto questo, guidati dai numeri come ho già specificato, ma anche dalla creatività. E possiamo farlo grazie alla possibilità di offrire servizi completi di Creative Design.»
Definiamo il target di Comverta. A quali aziende vi rivolgete?
«Comverta ha oggi tra i suoi clienti alcuni dei player più rilevanti a livello nazionale nei settori Telco ed Energy. Su questi il nostro impegno continuerà e l’obiettivo è diventare leader a livello nazionale. Oltre ai due settori citati sopra, di particolare interesse per noi sono i mercati Media, Fintech & Insuretech, Automotive e No Profit, perché hanno un potenziale di sviluppo notevole se associati ad un modello di gestione integrata di processi ed attività Digital e Sales. Sarebbe però davvero riduttivo pensare al target in maniera così rigida. La cosa che fa la differenza, ogni volta, è l’approccio al business da parte del Management Aziendale. Se si capisce l’importanza dell’integrazione dei servizi tramite un solo fornitore, dalla generazione del lead alla fase della vendita finale, ci sono sempre importanti margini di crescita per qualsiasi azienda.»
Quali obiettivi avete fissato per il 2022-2023?
«Ne indico tre: crescita double digit nelle attività delle BU Sales e Digital; nascita di start up commerciali con focus su MA (Marketing Automation) e AI (Intelligenza Artificiale); e crescita della Brand Awareness su tutto il territorio nazionale. Faccio poi una considerazione finale. Oggi siamo più di 250 professionisti in Comverta. A fine 2023 vogliamo essere molti di più perché ci piace l’idea che la crescita di un’azienda diventi un fattore di sviluppo anche sociale e questo passa, in maniera imprescindibile, dall’aumento dell’occupazione. Quindi, mi correggo. Gli obiettivi sono quattro.»