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04/12/2024
di Alessandra La Rosa

Daniele Melucci, Extera: «Product Information Management, un ingrediente fondamentale per la comunicazione omnicanale»

Il Ceo della digital agency ci spiega cos'è il PIM e che vantaggi può portare alle aziende. Intanto la società cresce nel 2024: «Accoglieremo nuove figure nel 2025»

Daniele Melucci, Ceo di Extera

Daniele Melucci, Ceo di Extera

In un mercato sempre più omnicanale, dove i consumatori interagiscono con i brand su piattaforme diverse, è fondamentale che le informazioni sui prodotti siano coerenti e facilmente accessibili su tutti i touchpoint. Per questo, strumenti per il Product Information Management (PIM), sono sempre più importanti per le aziende: grazie ad essi, infatti, si riesce a centralizzare e gestire tutte le informazioni relative ai prodotti di un’azienda in un'unica piattaforma.

Ma in cosa consiste tecnicamente il Product Information Management e quali sono i vantaggi reali che può offrire alle aziende? Extera, digital agency specializzata in consulenza e sviluppo di soluzioni web per le aziende con un'esperienza più che ventennale, negli ultimi anni ha implementato con successo soluzioni PIM per vari brand. Abbiamo chiesto a Daniele Melucci, Ceo dell'agenzia, di aiutarci a capire meglio questo ambito di attività. 

Daniele, che cos’è il Product Information Management?

«Si può pensare al PIM come a una grande "centrale di informazioni" che raccoglie e organizza dati su ogni prodotto, come descrizioni, immagini, specifiche tecniche e varianti per poi distribuirli in modo coerente e aggiornato su tutti i canali di vendita: dal sito ecommerce ai cataloghi, dai marketplace ai negozi fisici. Diventa una sorta di “sorgente unica e vera” delle informazioni di prodotto, all’arricchimento della quale ogni team (marketing, prodotto, ufficio acquisti, etc) può contribuire con permessi differenziati e dalla quale poi le schede prodotto aggiornate vengono distribuite a tutti i channel di comunicazione.

Pensiamo a un brand di arredamento che vende i suoi prodotti sia online che in negozio. Senza un sistema PIM, potrebbe esserci il rischio che le informazioni sui prodotti siano diverse a seconda del canale: per esempio, una poltrona potrebbe avere una descrizione incompleta online rispetto a quanto presente nel catalogo, oppure le varianti potrebbero non essere aggiornate su tutte le piattaforme. Il PIM risolve questo problema centralizzando tutte le informazioni e assicurando che siano sempre corrette e coerenti su tutti i touchpoint. Questo approccio migliora la qualità delle informazioni e consente alle aziende di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato e dei consumatori.»

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Che vantaggi può offrire il PIM alle aziende nell’ottica di una comunicazione multicanale?

«Oggi, in un mercato sempre più omnicanale, dove i consumatori interagiscono con i brand su piattaforme diverse, è fondamentale che le informazioni sui prodotti siano coerenti e facilmente accessibili su tutti i touchpoint. Il PIM centralizza tutti i dati, riducendo drasticamente il rischio di errori e incoerenze che potrebbero compromettere l'esperienza cliente e danneggiare la reputazione del brand. Secondo il B2C Survey Results Report 2023 di Akeneo, l'adozione di un sistema PIM può portare a una riduzione del 40% dei resi, migliorando la qualità delle informazioni e riducendo gli errori che spesso portano ad acquisti non in linea con le aspettative. Inoltre, il PIM consente un aggiornamento rapido delle informazioni, garantendo che ogni canale, online e offline, disponga sempre dei dati più recenti. Questa centralizzazione non solo migliora l’efficienza operativa, ma permette anche di ridurre dell’80% il time to market e aumentare la capacità di rispondere alle richieste del mercato. Infine, una gestione coerente delle informazioni arricchisce l'esperienza d’acquisto, aumentando la fiducia e la fedeltà dei consumatori, con un impatto positivo sui tassi di conversione, che possono crescere fino a 4 volte. In questo modo, il PIM posiziona l’azienda come un brand reattivo e competitivo nell’era digitale.»

Come si posiziona Extera in questo ambito e che tipo di soluzioni offre alle aziende?

«Extera vuole essere un partner per le aziende che cercano di ottimizzare la gestione dei dati e migliorare l’efficienza delle loro procedure di lavoro. Con un team multidisciplinare, uniamo competenze in ecommerce, digital marketing e gestione delle informazioni, per rispondere alle specifiche necessità dei nostri clienti e aiutarli a governare l’ecosistema digitale in continua evoluzione. Nel contesto del Product Information Management (PIM), offriamo soluzioni avanzate come Pimcore, che integra PIM, DAM, Master Data Management (MDM) e Content Management System (CMS), garantendo una gestione e una distribuzione unificata dei dati. Inoltre, lavoriamo con Akeneo, una piattaforma SaaS leader nel Product Experience Management, che semplifica la gestione e distribuzione delle informazioni sui prodotti, supportando al meglio i team marketing e e-commerce.»

Ci raccontate un esempio concreto di approccio al PIM?

«Un esempio significativo del nostro approccio al PIM è il progetto che Extera ha portato avanti negli ultimi cinque anni con diversi brand del Gruppo Dexelance, precedentemente Italian Design Brands, come Gervasoni, Saba, Meridiani, Groppi e VeryWood. Extera ha svolto un ruolo cruciale nella digital transformation del Gruppo, con l’obiettivo di centralizzare e ottimizzare la gestione delle informazioni sui prodotti. Abbiamo lavorato fianco a fianco con i team dei vari brand per creare uno stack tecnologico comune che permettesse di gestire in modo efficiente le informazioni e garantirne la coerenza su tutti i canali di vendita e comunicazione: website, configuratore di prodotto, aree riservate, social, cataloghi cartacei, listini prezzi, in buona sostanza, tutti i touchpoint che necessitano di contenuti di prodotto. L’adozione del PIM ha, quindi, consentito al gruppo di migliorare la visibilità dei prodotti e offrire un'esperienza cliente più efficace. Inoltre, la possibilità di rispondere rapidamente alle richieste del mercato e di gestire in modo più efficiente le procedure interne ha supportato la crescita continua del gruppo, migliorando la competitività e il posizionamento dei brand nel mercato globale.»

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Per concludere, come chiuderete il 2024 e che obiettivi strategici vi siete posti per il 2025?

«Il 2024 è stato un anno positivo, che si conclude in crescita. Questo è stato possibile grazie a scelte strategiche a monte, certo, ma anche e soprattutto grazie alla squadra che siamo riusciti a creare, nella quale accoglieremo nuove figure nel 2025. Il prossimo anno vedrà certamente un rafforzamento delle nostre partnership chiave, nelle quali intravediamo grandi potenzialità. In un mercato in rapida e costante evoluzione, riteniamo sia assolutamente necessario condividere il pensiero strategico e l’operatività sul campo con agenzie partner, per supportare realmente le aziende nel loro processo di digitalizzazione. Non deve essere un esercizio retorico o di stile, oggi ho netta e chiara la certezza che le aziende che non riusciranno ad evolvere dal punto di vista digitale vedranno fortemente ridimensionata e compromessa la loro capacità di stare sul mercato in modo virtuoso. Negli anni abbiamo costruito collaborazioni animate da grande stima, che ci hanno portato vere soddisfazioni; un esempio tra tutti quella con il nostro partner storico Digital Dust Agency, che cura influencer marketing, content creation e digital PR. Accanto a questo, il 2025 vedrà un focus sui nostri settori di riferimento: arredamento, beauty e machinery, per supportare in modo sempre più completo le aziende di questi mercati nello sviluppo online.» 

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