PayClick: il 2015 si chiude a oltre 8 milioni di fatturato
Il punto sugli ultimi 12 mesi con Luca Formicola, Ceo della media agency che continua a crescere investendo costantemente in ricerca e sviluppo. Per il 2016 focus su Audience Analysis, retargeting e programmatic
Il 2015 è stato un anno potremmo dire controverso. Tanti i trend emergenti, che lentamente stanno ridisegnando il panorama dell'online advertising, ma anche tanta instabilità. Chi meglio performa sono le aziende che sono state in grado di affrontare il momento di crisi con tenacia e spinta all'innovazione, che hanno osato in direzione del cambiamento seguendo gli andamenti e i fenomeni di un mercato che resta molto sensibile.
La riprova di questo, ci viene fornita da PayClick, media agency con oltre 500 siti premium e un bacino di circa 10.000.000 di email Business & Consumer in concessione esclusiva guidato dal Ceo Luca Formicola e che si avvia a chiudere questi ultimi 12 mesi a oltre 8 milioni di euro di fatturato e tanti nuovi progetti per il 2016.
Luca, il 2015 è agli sgoccioli: che anno è stato, secondo te, per la pubblicità online?
Il 2015 ha offerto numerosi spunti interessanti e ha visto l’affermarsi di trend che stanno cambiando il panorama del digital advertising: il boom del mobile, la comunicazione sempre più cross device, l’aumento degli investimenti in formati video, i big data e la crescita del programmatic. Abbiamo costantemente monitorato questi fenomeni e realizzato servizi esclusivi finalizzati ai nuovi interessi e alle nuove esigenze emerse.
Alla luce di questo, come riassumeresti gli ultimi 12 mesi di PayClick?
Abbiamo vissuto un anno intenso e ricco di novità, caratterizzato da due fatti principali: l’accordo con l’Università di Trieste, che realizzerà per noi un motore di Audience Analysis, e il lancio di nuovi servizi come Intent Dem, Video Email e Viewability. Grazie al primo avremo la possibilità di migliorare le redemption delle campagne di performance marketing, in quanto veicoleremo campagne altamente profilate che raggiungeranno solo ed esclusivamente gli utenti in target. È un’innovativa forma di retargeting che ci permette di inviare all’utente, anche se non è registrato sul sito del cliente, una Dem personalizzata, con i prodotti/servizi verso i quali stava manifestando interesse ma verso i quali non ha ultimato l’azione desiderata (acquisto, prenotazione, richiesta di preventivo ecc..). Con la Video Email, invece, riusciremo a veicolare messaggi con contenuto video caricato in streaming, che non appesantirà l’email e sarà perfettamente fruibile da qualsiasi dispositivo. La Viewabitily, infine, risponde all’esigenza degli inserzionisti di sapere quante volte è stato effettivamente visualizzato il proprio annuncio.
Come vi avviate a chiudere dunque l’anno?Chiuderemo il 2015 con un fatturato superiore ad 8 milioni di euro, obiettivo che ci eravamo posti all’inizio dell’anno, registrando dunque un’importante crescita rispetto allo scorso anno, chiuso a quota 7 milioni. Di anno in anno continuiamo a crescere, sia in termini di fatturato che di servizi offerti. Questi risultati premiano le nostre scelte strategiche, l’impegno e la professionalità del nostro team.
Quali obiettivi e progetti avete in cantiere per il 2016?
Nel 2016 sarà pronto il nostro motore di Audience Analysis, che ci consentirà di aggiungere a Intent Dem la possibilità di pianificare su specifiche audience, con una logica di audience extension rispetto ai profili in retargeting provenienti dal sito del cliente. Stiamo poi lavorando all’acquisizione di nuove esclusive con editori importanti, per mettere a disposizione degli spender nuovi posizionamenti premium per le pianificazioni di campagne display. Grazie alla collaborazione con un’importante SSP, buona parte del nostro traffico display tradizionale viene venduto in programmatic e nel 2016 offriremo ai nostri clienti la possibilità di acquistare in programmatic anche formati speciali, come le skin. L’obiettivo finale resta lo stesso che ha delineato le nostre strategie fino ad oggi: crescere, offrendo servizi esclusivi e altamente personalizzati. Come ci riusciremo? Continuando a investire in ricerca e sviluppo.