Playmode annuncia la conferma della settimana lavorativa da 36 ore per tutti i suoi collaboratori, consolidando un’iniziativa che nel 2024 era stata avviata in forma sperimentale. Il modello prevede la chiusura degli uffici alle 12.30 ogni venerdì, mantenendo inalterate retribuzioni e benefit.
“L’idea di sperimentare la riduzione dell’orario lavorativo è nata dalle esigenze emerse nelle survey interne sul benessere organizzativo – racconta Valeria Ferro, People & Culture Manager di Playmode. – Volevamo offrire ai nostri collaboratori un equilibrio migliore tra vita privata e lavoro, creando un ambiente dove energia e serenità fossero centrali. Dopo l’introduzione della flessibilità oraria e l’aumento delle giornate di smart working, abbiamo deciso di compiere un passo ulteriore con i venerdì pomeriggio ‘off’”.
Il cambiamento si è rivelato un successo non solo per i dipendenti, che ora dedicano il tempo libero a famiglia, formazione, viaggi o semplice relax, ma anche per l’azienda. “Abbiamo registrato un turnover praticamente azzerato e un’impennata nelle candidature ricevute", continua Ferro.
Michele Savasta, CEO di Playmode, conferma che il progetto è stato accompagnato da un’analisi rigorosa sui risultati aziendali e sui feedback dei clienti: “Non abbiamo riscontrato alcuna diminuzione della produttività. Al contrario, la qualità del lavoro è migliorata, grazie a persone più motivate e soddisfatte”. Il 2024 si è infatti concluso con un portafoglio clienti in crescita e un incremento del fatturato.
Una policy per il futuro
Dal 2025, la settimana corta diventa parte integrante della cultura aziendale di Playmode, sottolineando l’impegno della creative agency nel costruire un ambiente di lavoro che valorizzi le persone senza sacrificare gli obiettivi di business.
“Il benessere dei collaboratori non è solo una questione etica, ma una leva strategica per attrarre e trattenere i migliori talenti – conclude Savasta. – Playmode continuerà a investire nel miglioramento continuo, con l’obiettivo di rimanere un punto di riferimento nel panorama delle agenzie creative”.