• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
20/06/2023
di Lorenzo Mosciatti

Sessismo nella comunicazione: ecco le prese di posizione di Ferpi e Adci

Stefania Siani e Filippo Nani

Stefania Siani e Filippo Nani

Dopo UNA, anche Ferpi e Adci intervengono sul caso delle molestie sessuali nel mondo della comunicazione riportate in questi giorni dai media.

Ferpi, l’associazione di riferimento in Italia per le professioniste e i professionisti delle relazioni pubbliche, “legge con viva preoccupazione e sgomento le notizie riportate in questi giorni dai media relative a comportamenti sessisti, discriminatori nei confronti delle donne, e a violenze e abusi di natura sessuale, all’interno dell’industry della comunicazione. Come associazione che ha sempre sostenuto i valori della diversità e dell’inclusione, e creduto nell’alto ruolo e responsabilità dei professionisti della comunicazione nel promuovere una cultura inclusiva, Ferpi, con una sola voce, ribadisce ancora una volta che è giunta l’ora di voltare pagina una volta per tutte e mettere al bando qualsiasi tipo di comportamento sessista e discriminatorio a partire dal nostro mondo professionale. Non solo, che è giunta l’ora di ispirare e farsi portavoce, come Federazione, di un nuovo paradigma finalmente pensato da donne e uomini, insieme”. 


Leggi anche: "MOLESTIE NELLE AGENZIE PUBBLICITARIE", DOPO LA DENUNCIA SUI SOCIAL UNA CONVOCA UN CONSIGLIO STRAORDINARIO


Lasciando alle istituzioni preposte il ruolo di verificare e perseguire gli illeciti e i reati che possano essersi verificati Ferpi, si legge sempre nella nota, “condanna apertamente, con il suo Presidente Filippo Nani, la Vicepresidente Daniela Poggio e la Segretaria Generale Daniela Bianchi, tali comportamenti e annuncia la messa a terra, insieme al direttivo e agli organi associativi, di un piano concreto volto ad accrescere consapevolezza, nel nostro ambito professionale e nel Paese, della necessità di un cambiamento culturale forte e radicato e a favorire la prevenzione e la massima tutela nei casi di abuso. Fra le azioni che saranno considerate: il deferimento immediato alle funzioni preposte di eventuali comportamenti scorretti con il fine dell’espulsione dall’associazione; l’istituzione di un team di delegati che seguano le vicende in corso con il supporto legale per valutare eventuali iniziative a tutela delle nostre associate e dell’associazione stessa; il supporto concreto alle professioniste che siano vittime di abusi o testimoni di essi; la creazione di criteri e linee guida per il whisteblowing (denuncia di irregolarità); la promozione di tutti gli strumenti (come certificazioni e bollini) oggi disponibili, o immaginabili, come elementi anche di riferimento per il mercato nell’incentivare le buone pratiche e emarginare quelle inique; l’inserimento, infine, nel programma formativo di Ferpi, di percorsi di orientamento specifici contro la violenza di genere e le molestie sul luogo di lavoro”.

Ferpi infine “desidera manifestare la sua piena e incondizionata solidarietà a tutte le donne vittime di volenza, abusi e molestie, nella certezza che sia soprattutto grazie a sinergie tra mondo delle imprese e dell’associazionismo, unitamente al coinvolgimento crescente dei media e della galassia della formazione nella costruzione di consapevolezza e conoscenza sul tema, che si potranno fare significativi passi avanti”. 

Art Directors Club Italiano, l’associazione che riunisce i professionisti del settore della pubblicità presieduta da Stefania Siani, ha quindi reso pubblico uno statement i cui spiega che “l’affermazione di una sistemica cultura di rispetto e di equità e lo sradicamento del sessismo in particolare verso le donne sono tra le nostre priorità come Club. Nel consiglio straordinario tenutosi il 19 giugno abbiamo deciso di convocare un’assemblea generale per parlare e affrontare apertamente i temi in un dialogo con tutti i nostri soci”.


 

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI