Finalmente sono arrivati in Italia i dispositivi Echo di Amazon, che tanto successo hanno avuto negli Stati Uniti. A bordo, hanno Alexa, l'assistente vocale più amato al mondo
Finalmente sono arrivati in Italia i dispositivi Echo di Amazon, che tanto successo hanno avuto negli Stati Uniti. A bordo, hanno Alexa, l'assistente vocale più amato al mondo – ora con nuove voci in italiano studiate e registrate a Torino, nei centri di ricerca di Amazon. Perché questa notizia è importante per i marketers? Vediamolo.
Intanto Alexa è una nuova piattaforma che permette alle persone di fruire di contenuti tramite un'interfaccia 'conversazionale'. Ovvero, l'utente pronuncia "Alexa" seguito da un'azione (ad esempio "leggimi le ultime news") e il dispositivo Echo in ascolto, risponde cercando tra i contenuti disponibili sui server Amazon. Al momento in Italia sono pochissimi i 'brand' presenti al di là di quelli editoriali (per ora ho scovato solo TIM, Vodafone e Trenitalia). Essere pionieri potrebbe dare un grande boost di visibilità su un target particolarmente evoluto.
E poi, presidiare la piattaforma Alexa significa ragionare davvero in ottica customer-centric. Possiamo affiancare l'utente in modo non invasivo e senza interrompere quello che sta facendo: al momento non ci sono pubblicità su Alexa quindi un brand può essere presente solo attraverso attività di content marketing.
Alcuni esempi di brand che cercano di essere davvero utili:
- Tide (lo smacchiatore) offre istruzioni vocali che guidano l'utente passo passo nel tentativo di smacchiare oltre 200 tipi di macchia;
- Johnny Walker dopo aver chiesto all'utente di confermare che ha 21 anni, offre istruzioni nella scelta della bottiglia più adatta e perfino una guida alla degustazione del whiskey;
- Purina permette invece all'utente di accedere a numerose informazioni su diverse razze canine.
Infine, la piattaforma Alexa si presta bene al content repurposing, ovvero al riutilizzare contenuti di marketing già esistenti per dar loro nuova vita. Ad esempio, se avete un blog, potete creare una skill che legge i contenuti agli utenti che magari stanno cucinando o facendo qualcos'altro. Un bell'esempio è quello delle filastrocche per bambini di Giunti Editore.
Oppure, se avete un podcast potete riorganizzare i contenuti per la pubblicazione su Alexa come ha fatto Montemagno. Le possibilità sono davvero notevoli e se i device Echo prenderanno piede anche da noi, ci sarà da divertirsi.
Ma come fare ad entrare nella piattaforma Alexa? Bisogna creare (sviluppare) le Skills: vere e proprie app che permettono ad Alexa di imparare a riconoscere nuove domande (e dare nuove risposte).
Buona sperimentazione! E se volete una mano o qualche consiglio potete scrivermi via email o contattarmi su Twitter @pazborriello.