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25/10/2024
di Lorenzo Mosciatti

Chiara Ferragni si fa da parte e punta su Claudio Calabi per il rilancio di Fenice

Il manager, specializzato in ristrutturazioni aziendali, assumerà l'incarico di amministratore unico della società licenziataria dei marchi dell'influencer

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Claudio Calabi asummerà lunedì prossimo le redini di Fenice, la licenziataria dei marchi di Chiara Ferragni. Lo scrive oggi il Corriere della Sera. Al manager, che vanta una lunga esperienza di ristrutturazioni e rilanci aziendali (di recente si è occupato di Risanamento e Italtel-Psc), sarà affidata la carica di amministratore unico e il piano di rilancio del gruppo, in difficoltà dopo il caso Balocco.

Lunedì è stata convocata l'assise dei soci con all’ordine del giorno la modifica dell’organo amministrativo: sia Chiara Ferragni, amministratore delegato, che Paolo Barletta, presidente, unici due amministratori di Fenice, lasceranno i rispettivi incarichi, per dare spazio e pieni poteri a Calabi. 

Primo compito del manager sarà trovare un’intesa tra i due soci di Fenice, in particolare con Pasquale Morgese, “l’imprenditore azionista al 27,5% di Fenice, da mesi in pressing, anche legale, sui vertici della società”, scrive il quotidiano di via Solferino.

Il manager, scrive il quotidiano di via Solferino, potrà contare sul voto favorevole di Chiara Ferragni, cui spettano il 32,5% delle quote di Fenice (detenute attraverso la holding Sisterhood), e dell’imprenditore Paolo Barletta e della sua Alchimia (40%). 

Uno dei motivi dei dissidi tra i soci è stata la mancata pubblicazione dei conti 2023. Il bilancio non è stato infatti ancora approvato e gli ultimi dati noti che si conoscono sono quelli relativi al 2022 (15,6 milioni di euro di fatturato e un utile di 3,4 milioni), quando però il caso Balocco non aveva ancora impattato sul business della società.

Chiara Ferragni opera sul mercato anche con TBS Crews, la talent agency che gestisce anche blog ed ecommerce con ricavi pari a 14,5 milioni di euro e un utile di 5,1 milioni.

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