Nel 2025 l’intelligenza artificiale si conferma il motore trainante dell’innovazione in ambito marketing ed ecommerce. In Italia, il mercato dell’AI ha registrato una crescita del 58% nel 2024, ma la diffusione tra le PMI resta ancora contenuta, con una penetrazione pari all’8,2%. Extera Digital Agency, forte della propria expertise e supportata dall’analisi dei dati di mercato, esplora le nuove dinamiche digitali e le strategie necessarie per affrontare questa trasformazione.
AI: motore di personalizzazione, automazione e predizione
"L’intelligenza artificiale è oggi la chiave per creare esperienze su misura, capaci di rispondere a utenti sempre più esigenti. Ma il vero potenziale emerge quando è integrata strategicamente nei processi aziendali, anche attraverso la programmazione di agenti specializzati in compiti specifici, in grado non solo di automatizzare attività complesse, ma anche di cooperare autonomamente tra loro per raggiungere obiettivi condivisi", afferma Simon Marussi, COO e Founder di Extera Digital Agency.
L’integrazione dell’AI nei processi digitali produce risultati tangibili. Tra questi:
- Personalizzazione delle campagne e dei contenuti.
- Automazione nella creazione di testi, visual e contenuti multimediali.
- Previsione dei comportamenti d’acquisto tramite analisi dei dati, con conseguente migliore gestione del magazzino, raccomandazioni di prodotto puntuali e identificazione di utenti a rischio abbandono.
GEO: l’evoluzione della SEO nell’era dell’AI generativa
Con l’ascesa di strumenti come ChatGPT, Perplexity e Claude, la visibilità digitale si gioca sempre più nei motori AI, oltre che nella SERP tradizionale. Bain & Company evidenzia che l’80% dei consumatori si affida a contenuti generati da AI per almeno il 40% delle ricerche, con un possibile calo del 25% del traffico organico. Nasce così la Generative Engine Optimization (GEO): un’evoluzione della SEO che mira a rendere i contenuti facilmente selezionabili e citabili dai modelli generativi. GEO unisce le tecniche SEO classiche a una nuova attenzione per testi chiari, autorevoli e ben strutturati, aumentando la probabilità di apparire direttamente nelle risposte AI.
Sara Ferrarini, SEO Specialist di Extera, spiega: “La sfida è creare strutture e contenuti comprensibili per i modelli generativi, senza sacrificare la qualità. La GEO non sostituisce la SEO, ma la integra e la evolve: contenuti di valore che rispondano alle esigenze dettagliate degli utenti, supportati da dati e pensati per ambienti conversazionali, garantiranno visibilità e autorevolezza. Ma non solo: la struttura tecnica di un sito, la reputation del brand e la presenza su diversi canali giocano un ruolo fondamentale. L’era delle keyword è ormai un vecchio ricordo”.
Dall’introduzione di AI Overview di Google, agli strumenti generativi come ChatGPT, fino all’impatto più ampio dell’AI sull’intera filiera del marketing e del commercio digitale, la trasformazione in corso spinge verso approcci sempre più conversazionali e data-driven.
“L’AI offre vantaggi enormi in termini di produttività e analisi, ma non può sostituire la creatività e la visione critica dei professionisti”, conclude Ferrarini. “Solo un uso consapevole e strategico consentirà alle aziende di guidare il cambiamento, anziché subirlo”.