La Puglia continua a rafforzare la propria posizione come territorio attrattivo per l’advertising e le produzioni commerciali. Un ecosistema in fermento, che unisce scenari unici, competenze in crescita e un vantaggio economico significativo. Lo racconta Rosita D’Oria, producer della Pharos Film Company, intervenuta durante Puglia Orizzonti | Media Factory (qui la cronaca dell’evento, organizzato da Engage per conto della Regione Puglia).
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D’Oria descrive la regione come un luogo con un valore produttivo già riconosciuto: «In questo momento la Puglia è un set a cielo aperto. Offre una diversità paesaggistica e di immaginario molto variegata», spiega. Un patrimonio visivo che si affianca a un elemento decisivo per i brand: la professionalizzazione delle maestranze locali.
Negli ultimi anni, infatti, molte società pubblicitarie hanno scelto la Puglia come base per spot e campagne. Questo ha creato un circolo virtuoso: «Le professionalità sono cresciute lavorando con registi e direttori della fotografia italiani e stranieri», osserva D’Oria. Un percorso che oggi si traduce in competenza, affidabilità e numeri sempre più solidi.
Sul piano economico, la regione si è dimostrata altamente competitiva. «La Puglia è molto competitiva rispetto ad altre regioni d’Italia, ma anche rispetto all’estero», sottolinea la producer. Per questo motivo rappresenta una scelta sempre più appetibile per agenzie, brand e case di produzione.
Il nodo: far crescere i talenti pugliesi
Se il sistema è in crescita, il salto di qualità passa però dalla valorizzazione dei professionisti locali, soprattutto nel reparto creativo e tecnico. «Servirebbe un investimento sui talenti pugliesi, non solo registi ma anche direttori della fotografia e lavoratori di produzione», afferma D’Oria. Il limite più evidente riguarda la regia pubblicitaria: «Non abbiamo registi pubblicitari pugliesi residenti qui. Ci sono professionisti di origini pugliesi a Milano, ma in Puglia no».
Una mancanza che rallenta la possibilità di vedere campagne nazionali o internazionali dirette da talenti locali e riconosciute come “Made in Puglia”. Secondo D’Oria, la regia advertising richiede competenze specifiche, differenti da quelle cinematografiche: «Richiede una conoscenza del mezzo che non è la stessa». Da qui la necessità di investire in formazione, percorsi professionalizzanti e infrastrutture dedicate.
Un ecosistema in costruzione
La Puglia si conferma dunque un terreno fertile per il settore pubblicitario, ma la sua trasformazione in hub di riferimento passa attraverso il consolidamento delle professionalità locali. D’Oria sintetizza così la priorità per i prossimi anni: rafforzare il capitale umano, far emergere registi e tecnici pugliesi e sostenere le competenze che già operano sul territorio. Un investimento strategico per rendere la regione non solo un luogo dove girare spot, ma un vero centro di produzione competitivo su scala nazionale e internazionale.