Guru Gowrappan, ceo di Verizon Media
E’ ufficiale: Verizon Communications ha venduto le sue attività media ad Apollo Global Management per 5 miliardi di dollari.
La cessione di Verizon Media al fondo statunitense di private equity, si legge in un comunicato congiunto che ha confermato le indiscerzioni di settima scorsa, avverrà nella seconda metà del 2021. Una volta conclusa l'operazione, la società si chiamerà Yahoo e continuerà ad essere guidata dal suo attuale ceo, Guru Gowrappan. Secondo i termini dell'accordo, Verizon riceverà 4,25 miliardi di dollari in contanti, interessi privilegiati per 750 milioni e manterrà una partecipazione del 10% nella nuova Yahoo.
Passano di mano dunque Aol, Yahoo e diversi altri siti online specializzati, come TechCrunch, Makers, Ryot, Flurry ed Engadget.
Verizon aveva comprato Aol per 4,4 miliardi di dollari nel 2015, mentre Yahoo era stata acquistata per 4,5 miliardi di dollari nel 2017.
“Siamo entusiasti di unire le forze con Apollo", ha commentato Guru Gowrappan. “Gli ultimi due trimestri di crescita a due cifre hanno dimostrato la nostra capacità di trasformare il nostro ecosistema dei media. Grazie all'esperienza di settore e alla visione strategica di Apollo, Yahoo sarà ben posizionata per capitalizzare le opportunità di mercato, l'esperienza dei media e delle transazioni e continuare a far crescere la nostra piattaforma di pubblicità digitale a tutto campo. Questa transizione contribuirà ad accelerare la nostra crescita per il successo a lungo termine dell'azienda”.
“Abbiamo un enorme rispetto e ammirazione per il grande lavoro e il progresso che l'intera organizzazione ha compiuto negli ultimi anni e non vediamo l'ora di lavorare con Guru Gowrappan il suo team di talento e i nostri partner di Verizon per accelerare la crescita di Yahoo nel prossimo capitolo”, ha detto Reed Rayman, Private Equity Partner di Apollo.
Un fatturato di 7 miliardi di dollari nel 2020
Negli ultimi tempi il business media di Verizon è tornato a crescere. Nel primo trimestre dell’anno i ricavi di Verizon Media sono stati pari a 1,9 miliardi, in aumento del 10,4%. Anche nel quarto trimestre del 2020 la divisione ha visto crescere il suo giro d'affari dell’11,4%, con la pubblicità in particolare a +25%. Questo trimestre è stato però il primo chiuso in aumento anno su anno dall’acquisizione di Yahoo, nel 2017. Complessivamente, Verizon Media ha chiuso il 2020 con un giro d'affari di 7 miliardi di dollari, in diminuzone del 5,6% rispetto al risultato del 2019.
Nonostante gli ingenti investimenti messi in campo, Verizon già a fine 2018 aveva deciso di focalizzare la sua offerta sempre di più sul settore delle telecomunicazioni, anche in vista del lancio del 5G, e di ridimensionare la sua presenza nel settore del media. Proprio in quei mesi dal gruppo era uscito Tim Amstrong, il manager a cui era stato affidato il compito di integrare Aol e Yahoo per competere nel mercato della pubblicità digitale controllato da Google e Facebook. Sempre allora il marchio Oath, lanciato nell’estate del 2017 dopo l’acquisizione degli asset di Yahoo, era stato sostituito dall’attuale Verizon Media, brand sotto cui sono confluite tutte le attività media, pubblicitarie e tecnologiche del colosso delle tlc. E la divisione media era stata svalutata per 4,6 miliardi di dollari.
Nel 2019 Verizon aveva poi venduto la piattaforma di blogging Tumblr, mentre lo scorso novembre la stessa sorte è toccata a HuffPost, il celebre sito di news fondato da Arianna Huffington, passato a BuzzFeed. Da tempo si parlava inoltre di una possibile cessione della testata Yahoo! Finance.