Il cda di Warner Bros. Discovery ha respinto all’unanimità l’offerta di acquisizione ostile da 108,4 miliardi di dollari presentata da Paramount Skydance, definendola “illusoria” e caratterizzata da “numerosi e significativi rischi” sul reale livello di solidità finanziaria dell’operazione.
Secondo il board, uno dei punti più critici riguarda le garanzie dell’offerta cash da 30 dollari per azione. Il consiglio contesta che, contrariamente a quanto sostenuto da Paramount, l’operazione non sarebbe coperta in modo pieno e certo dalla famiglia Ellison. Le risorse a sostegno dell’offerta farebbero infatti capo a uno strumento finanziario riconducibile a Larry Ellison, ma privo di obblighi vincolanti e di reale trasparenza.
Il CdA di Warner Bros. ha anche espresso forti perplessità sulla situazione finanziaria di Paramount, citando un rating creditizio vicino al livello “junk” e il rischio che una fusione porti il debito a livelli molto elevati rispetto alla redditività. Nel frattempo Affinity Partners, il fondo guidato dal finanziere Jared Kushner, noto anche per essere il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha annunciato di essere uscito dal consorzio a supporto di Paramount.
Il board ha quindi ribadito di considerare “inferiore” la proposta di Paramount rispetto all’accordo già siglato con Netflix, che prevede un’offerta cash-and-stock da 27,75 dollari per azione. L’intesa con il gruppo dello streaming viene descritta come vincolante, priva di necessità di nuovi finanziamenti in equity e supportata da impegni sul debito giudicati solidi. Netflix inoltre, secondo quanto riportato da Reuters, avrebbe rassicurato Warner Bros. sulla continuità delle uscite cinematografiche.