Mondadori, conti migliori delle attese nel 2022. Porro: «Social e influencer: presto nuove acquisizioni e un progetto legato a Chi»
I ricavi pubblicitari sono aumentati del 10% a portafoglio omogeneo, con l’advertising digitale salito al 70% del totale. M&A anche nel tech advertising. Ceduta la quota de Il Giornale per 3,7 milioni di euro
Gruppo Mondadori chiude l’esercizio 2022 con numeri migliori di quelli attesi, un risultato frutto della decisione di investire sulle attività a più alta marginalità, a partire dai libri ma anche nell’editoria digitale. Segmenti nei quali il gruppo intende crescere in futuro ancora attraverso nuove operazioni di mercato, come avvenuto negli ultimi anni.
I ricavi netti del gruppo di Segrate sono stati pari a 903 milioni di euro, in aumento dell’11,8% e meglio di quanto previsto (trend positivo ad una cifra), mentre l’utile netto di 52,1 milioni di euro è in crescita del 17,8% sul 2021. L’Ebitda Adjusted sale quindi del 28,9% a 136,3 milioni di euro con una marginalità pari al 15,1%. Sulla base di questi risultati, il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro ad azione.
Guardando al 2023, la società prevede ricavi in crescita single-digit, un risultato netto stimato in crescita del 10% circa e un Ebitda Adjusted previsto in incremento single-digit. La crescita continuerà a riguardare le aree focalizzate sul prodotto libro, così come il segmento digital dell’area Media, mentre la quota delle attività della stampa cartacea continuerà a contrarsi, a meno del 10% dei ricavi del gruppo a fine esercizio contro il 30% del 2018 (da allora le testate edite sono passate da 30 alle attuali 13).
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«D’altronde il risultato di Ebitda del 2022», ha detto Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori, presentando i conti agli analisti e alla stampa, «è da addebitare per il 90% ai Libri, a fronte di una quota dell’81% dei ricavi. Mentre per quanto riguarda l’area Media il digital vale il 67% del margine operativo lordo». Nel 2022, ha proseguito il manager, «abbiamo conseguito risultati molto positivi, con ricavi e margini in crescita a doppia cifra e il miglior utile netto degli ultimi 15 anni. La performance nel suo complesso, superiore alle guidance comunicate al mercato, è un chiaro indice del successo del riposizionamento strategico delle nostre attività, frutto di molteplici acquisizioni. Tutto ciò, unito ai numerosi interventi di efficientamento messi in atto dal management, ci ha permesso di rafforzare ulteriormente il nostro profilo economico-finanziario, pur in uno scenario di mercato e geopolitico tuttora incerto, caratterizzato tra l’altro anche da un significativo incremento del costo dei fattori produttivi».
I risultati dell'area Media
Analizzando le diverse business unit, nei Libri i ricavi di Mondadori nell’esercizio 2022 si sono attestati a 576,2 milioni di euro, +23,9% (+7,4% escludendo il contributo di D Scuola). L’area Retail ha quindi registrato ricavi per 189,2 milioni di euro, in incremento di 15,3 milioni (+8,8%). I ricavi dell’area Media sono stati pari a 177,8 milioni di euro, in contrazione del 13,9% rispetto al 2021. Escludendo l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021 e delle attività distributive di Press-di, i ricavi avrebbero registrato una crescita pari al 2%, con le attività digitali,che rappresentano oltre il 27% dei ricavi complessivi dell’area, in crescita del 14,6% e quelle tradizionali in ambito print in flessione del 4%. I ricavi pubblicitari sono quindi aumentati del 10% a portafoglio omogeneo, con un peso dell’advertising digitale salito al 70% del totale (contro il 62% del 2021), grazie ad una crescita anno su anno del 14,6% trainata in particolare dalle performance di AdKaora.
Sempre nell’ambito della strategia di focalizzazione sui core business e sulla dismissione di attività non strategiche, Mondadori ha firmato proprio oggi il contratto relativo alla cessione a Paolo Berlusconi Finanziaria srl del 18,45% detenuto in Società Europea di Edizioni, editore del quotidiano Il Giornale (destinato alla vendita alla famiglia Angelucci). Il corrispettivo provvisorio della transazione è stato definito in 3,7 milioni di euro. «Un’operazione da tempo nei piani di Mondadori, che possiamo finalmente chiudere in maniera veloce, rapida e con soddisfazione. Sulla base di una valutazione di 20 milioni di euro di Società Europea di Edizioni, abbiamo firmato per 3,7 milioni di euro a fronte di un valore di carico di poco più di 1 milione e dunque con una buona plusvalenza», ha specificato Antonio Porro.
Le prossime acquisizioni nel digital: social, contenuti e tech advertising
Dal punto di vista strategico, Mondadori intende dunque continuare a cogliere opportunità di crescita inorganica e a realizzare nuove operazioni di M&A nell’ambito dei business di libri e del digitale. Nell’area Media, in particolare, il focus sarà lo sviluppo nell’ambito dei contenuti social e dell’influencer marketing, «ma anche nel segmento del martech e del tech advertising, che oggi presidiamo con AdKaora e HeJ!», ha detto Porro.
«Il nostro obiettivo poi è aumentare significativamente i ricavi delle attività social, dove abbiamo raggiunto già ottimi livelli di audience. Per questa ragione stiamo investendo molto in questa area, come dimostrano la nascita della talent agency Zenzero e le recenti acquisizioni di Power e Webboh. Nei prossimi mesi dunque annunceremo nuove operazioni a partire da un progetto che riguarderà, nel giro di due, massimo tre mesi, il brand Chi e che vedrà il coinvoglimento di influencer legati al mondo dell'intrattenimento. È questa una iniziativa con cui intendiamo cercare di valorizzare uno dei nostri marchi editoriali storici sulle piattaforme social, una delle linee di sviluppo insieme alla crescita dei brand nativi digitali».