Trasmissione in chiaro e gratuita in televisione per le due semifinali di UEFA Champions League tra Inter e Barcellona. Questo grazie alla normativa Agcom che tutela gli eventi sportivi di interesse collettivo, vietando la trasmissione esclusiva e codificata da parte di emittenti non qualificate per la diffusione in chiaro.
Come già avvenuto nella stagione 2022/23 per il derby tra Milan e Inter, anche quest’anno le regole dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni impongono che semifinali e finali delle coppe europee con squadre italiane siano accessibili gratuitamente al grande pubblico. Questo per garantire l’accesso a eventi di “particolare rilevanza per la società” ad almeno l’80% della popolazione.
Ecco dove vedere Inter-Barcellona in chiaro
La partita d’andata, in programma mercoledì 30 aprile al Montjuïc di Barcellona, è stata trasmessa a pagamento da Prime Video, titolare dei diritti, e in chiaro sul canale Nove. Un accordo in tal senso è stato raggiunto infatti da Amazon con Warner Bros. Discovery. A raccontare il match sul Nove è stata sempre la squadra di Prime Video: Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini per la telecronaca e, inviati a bordo campo, Alessia Tarquinio, Alessandro Alciato e Fernando Siani, con Giulia Mizzoni, Clarence Seedorf, Julio Cesar, Fernando Llorente e Maicon nello studio a bordocampo.
Il ritorno di martedì 6 maggio a San Siro è invece un’esclusiva Sky e Now. La diretta sarà trasmessa quindi da TV8, il canale gratuito del digitale terrestre del gruppo Sky a partire dalle ore 21.00. Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ospita la semifinale di ritorno di Champions League dopo il pareggio pirotecnico per 3-3 maturato a Barcellona la scorsa settimana. Da una parte, l’Inter di Simone Inzaghi, che punta a conquistare la seconda finale di Champions League negli ultimi tre anni, dall’altra il Barcellona del fenomeno Lamine Yamal, premiato due settimane fa, a Madrid, come “Rivelazione dell’anno” ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport.
La normativa AgCom e il suo impatto sul mercato media
Questa decisione si inserisce all’interno della normativa AgCom che tutela gli eventi sportivi di interesse collettivo, vietando la trasmissione esclusiva e codificata da parte di emittenti non qualificate per la diffusione in chiaro. In sostanza, se il detentore dei diritti non può trasmettere gratuitamente, deve rendere disponibile la cessione dei diritti a condizioni eque. Solo se nessuna emittente accetta, può procedere in deroga.