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03/07/2025
di Andrea Salvadori

La7 punta su un palinsesto in continuità: «Pubblicità ad oltre il +5% nel semestre. Nuovo progetto per La7d»

Programmazione confermata per l’emittente con le novità di Saviano, Gratteri e Pinuccio. Cairo: «Il mercato degli investitori premia la qualità del target, avanti così»

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La7 conferma in blocco il proprio palinsesto, vede crescere la raccolta pubblicitaria e annuncia l’arrivo di un nuovo progetto editoriale per La7D

«Vogliamo preservare la forza del palinsesto, andare avanti così, considerando gli ottimi risultati di ascolti dell’ultima stagione», ha detto l’editore Urbano Cairo incontrando la stampa a Milano. «In termini di audience, La7 ha ottenuto nel prime time il 6,3% di share, in aumento del 9% anno su anno, con un posizionamento stabile al terzo posto tra le reti nazionali. Un risultato che si riflette anche sull’intera giornata televisiva, dove ha raggiunto una media del 4,4% di share (+14%). Abbiamo appena rinnovato i contratti di tutti i nostri volti principali, da quelli in scadenza, Aldo Cazzullo per due anni e Diego Bianchi per tre, a quelli di Giovanni Floris, Lilli Gruber, Corrado Formigli e Massimo Gramellini, prorogati fino al 2030». Tra le conferme anche quella di Corrado Augias, mentre il contratto di Enrico Mentana, che ha fatto sapere nei giorni scorsi di non aver intenzione di lasciare la guida del TgLa7, scadrà alla fine del 2026.

Poche le novità dunque. Innanzitutto “La Giusta distanza”, sei puntate affidate a Roberto Saviano, che si occuperà, per la prima volta fuori dagli studi televisivi, di criminalità organizzata. E poi “Lezioni di mafie”, un ciclo di quattro puntate con il magistrato Nicola Gratteri, incentrate sull’educazione alla legalità, uno speciale con Fabrizio Gifuni dedicato alla loggia massonica P2 e due nuovi approfondimenti di Ezio Mauro: uno su Papa Francesco, l’altro su Vladimir Putin. Pinuccio, ovvero Alessio Giannone, lo storico inviato di "Striscia la notizia", sarà protagonista di “Prove d’inchiesta”, otto puntate in seconda serata con inchieste sul territorio tra denunce e satira. Il giornalista Gerardo Greco entra invece a far parte della squadra di conduzione di “Omnibus”.

Il nodo del pre-serale e la pubblicità che cresce

Flavio Insinna, dallo scorso anno al timone di “Famiglie d’Italia” nella fascia pre-serale, al momento non tornerà: «Abbiamo capito che il game show non è nelle corde di La7», ha spiegato Cairo, sottolineando come il rapporto resti ottimo. «Il dialogo è aperto, è un amico. Valuteremo se trovare un format più adatto per lui, magari sempre nel pre-serale». L’obiettivo dell’editore, al di là di Insinna, rimane sempre individuare un programma che possa trainare gli ascolti di La7 prima del telegiornale di Mentana. «In autunno andrà in onda la serie poliziesca inglese “Granchester”. Decideremo poi il da farsi». 

Dopo aver chiuso il 2024 con un fatturato pubblicitario di oltre 180 milioni di euro, in aumento del 4,4% rispetto al 2023, «il trend positivo è confermato anche per il primo semestre del 2025: la crescita è superiore al +5%. In un mercato difficile, la qualità del nostro target viene premiata». 

Netta la posizione di Cairo sul tavolo aperto da UNA e UPA con le grandi piattaforme digitali per la loro integrazione nel sistema di misurazione delle audience. «Non possiamo pensare di accettare una misurazione auto-dichiarata. Noi lavoriamo con un sistema super partes da tanti anni con Auditel, che funziona bene. Ogni possibile accordo deve partire da qui».

Il riposizionamento di La7d tra CTV e digitale

Il gruppo ha programmato il rilancio, entro fine anno, di www.la7.it, mentre il progetto di riposizionamento di La7D, da tempo annunciato, dovrebbe ora finalmente vedere la luce. «Ci stiamo lavorando, sarà qualcosa di completamente diverso. Gli dedicheremo presto, forse già a settembre, una conferenza stampa», ha anticipato Cairo.

«Vogliamo tornare a spingere sul canale, anche perché ha una numerazione interessante e crediamo possa tornare a crescere», ha aggiunto, a margine della conferenza, Uberto Fornara, amministratore delegato di Cairo Communication. La7d rimarrà un canale a target femminile. Nel rilancio giocherà un ruolo centrale la Connected Tv e, più in generale, il digitale». La7d vale oggi circa il 10% del fatturato pubblicitario del sistema La7.

Sul tema della CTV, ha aggiunto il manager, «posso confermare che stiamo lavorando molto bene a livello pubblicitario. I dati sono positivi, stiamo crescendo in modo significativo, a doppia cifra, anche se i numeri restano ancora marginali rispetto al totale». 

Fornara: «Il target commerciale va ridefinito, il criterio anagrafico non ha più senso»

Fornara ha poi affrontato il tema del target pubblicitario, mettendo in discussione il criterio anagrafico, da decenni riferimento per il mercato. «Il concetto di target commerciale nasce negli anni ’80, quando gli over 65 erano solo il 13% della popolazione e avevano comportamenti molto diversi dai giovani. Oggi rappresentano circa il 24%, con una capacità di spesa molto più elevata».

Una ricerca del Censis, basata su dati di Banca d’Italia, ha rivelato che il 58% della ricchezza nazionale è detenuto da persone con più di 61 anni. «Stiamo parlando di circa 14 milioni di italiani», ha spiegato Fornara. «È assurdo che vengano esclusi dalle logiche pubblicitarie solo per una questione anagrafica». Va dunque superato il modello che definisce il target in base all’età. «Il vero parametro è la capacità di spesa, non l’età. I 65-74enni, ad esempio, hanno comportamenti di consumo molto simili ai 45-54enni, e sono perfettamente digitalizzati. Solo gli over 75 hanno abitudini diverse».

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