Paolo Salvaderi, AD di RadioMediaset
«Siamo in un momento super positivo, così come il mercato. La raccolta FCP è in crescita nel primo trimestre e, visto il periodo da cui veniamo, non era così scontato», così Paolo Salvaderi, AD di RadioMediaset, ha commentato il momento che stanno vivendo il mezzo radiofonico e la società che rappresenta.
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Incontrato a margine della presentazione del Tezenis Summer Festival, l'evento che vede il brand di gruppo Calzedonia al fianco dell’emittente Radio 105 (parte di RadioMediaset), il manager ha proseguito così la sua analisi: «A questo bel segnale di crescita della raccolta pubblicitaria sul mezzo devo dire che ha contribuito in modo particolare un settore, quello dell'automotive, che è tornato pesantemente in comunicazione sulla radio. Era da un po’ che il mercato dell’auto era assente, vedi i due anni di crisi generati dalla pandemia e i problemi derivati dalla guerra in Ucraina, ma ora è tornato con tutto quello che è l'indotto diretto, ma anche indiretto. Sto parlando per esempio di assicurazioni, assistenza post-vendita, ricambi, cioè di tutti quei settori legati all’auto. Quindi, l'automotive è il settore che sta irrobustendo una crescita che già registravamo».
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L’AD di RadioMediaset, forte dei risultati raggiunti sui tre mesi, si mostra ottimista anche per il primo semestre: «Vediamo un semestre positivo, anche perché ci sono talmente tante attività in partenza, non ultimo il Tezenis Summer Festival, che aumenteranno la discontinuità dei fatturati e delle attività che avevamo precedentemente previsto. Quindi, io mi aspetto un risultato importante e tonico nei primi sei mesi dal punto di vista della pubblicità», ha detto Salvaderi.
C’è soddisfazione anche sul fronte degli ascolti: «Non si può dire ancora nulla sui tre mesi in questo senso, ma siamo contenti degli andamenti che abbiamo registrato e siamo soddisfatti che il segno più riguardi tutto il mercato complessivo dell’ascolto. Siamo di fatto di fronte al mezzo tradizionale con la maggiore crescita».
Quindi «la radio è in salute», dice ancora Salvaderi, «e se si guardano anche altri indicatori possiamo confermarlo a pieno titolo. La musica sta crescendo, così come crescono il numero di brani disponibili e le attività sul territorio. Quindi, senza essere ossessivi sul “tutto va bene”, possiamo dire che siamo - contro ogni aspettativa - in un momento positivo».
Oltre all’evento proprietario targato Radio 105 realizzato quest’anno con Tezenis, ognuna delle altre emittenti di RadioMediaset - R101, Virgin Radio, Radio Monte Carlo e Radio Subasio - ha delle attività in calendario distintive e strategiche: «105, oltre al Summer Festival, è stata Radio 105 radio ufficiale dell'unica data italiana di Lizzo, sarà la radio partner ufficiale delle date italiane del tour dei Coldplay, ma anche di Erik Scott, Travis Scott e Rosalía. Quindi, tutti i grandi della musica internazionale, che arrivano in Italia e sono coerenti con il nostro profilo, li abbiamo “battezzati con l’emittente”. Radio Monte Carlo, storicamente mondo più alto e più profilato, si conferma partner di Umbria Jazz. R101, rispetto alla quale siamo molto soddisfatti della crescita, come spero possiate vedere nel semestre quando i dati saranno pubblici, si è accaparrata un concerto importante come quello di Madonna, così come quello di Robbie Williams, e avrà due o tre date sul territorio nell'ambito della Liguria con delle attività di promozione del profilo dell'emittente. Virgin è tutto il rock, quindi sarà al Firenze Rocks e agli I-Days. Insomma, un periodo estivo davvero intenso», ha aggiunto il manager.
Certo, resta aperta la questione di quanto questi eventi abbiano poi un ritorno diretto in termini di ascolti radio: «Non abbiamo modo di rispondere con dati certi su questo punto, perché lo scarico a terra delle attività che vanno oltre la radio su quella che è la ricerca è difficile da definire in modo oggettivo. Siamo tutti d’accordo che la ricerca TER debba evolvere. Anche per questo, quest'anno, abbiamo investito insieme a Nielsen in una ricerca che rileva tutto ciò che arriva dal SDK. Parlo quindi di app, attività sul territorio monitorate, web, tutto ciò che è digitale, insomma. Questo perché un'emittente come 105, per esempio, oggi fa un terzo del proprio ascolto dagli altri device che non sono la radio. Insomma, siamo sempre alla ricerca di soluzioni che restituiscano il valore di tutte le nostre attività, ma dirlo oggettivamente è ad oggi complicato», sottolinea il manager, ricordando che ci sono tavoli di discussione aperti affinché la ricerca sugli ascolti evolva «per poter disporre di dati più puntuali che possiamo poi capitalizzare sia a livello pubblicitario sia editoriale», ha detto in chiusura Salvaderi.