Il mondo della Audi converge verso un sistema integrato per la rilevazione delle audience, così come per una misurazione sempre più puntuale delle campagne pubblicitarie.
«Il 16 ottobre tutti i presidenti delle Audi saranno ricevuti dall’Agcom», spiega alla stampa Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Auditel e presidente onorario di Upa, in occasione dell’evento “Advanced TV, la video convergenza”, organizzato da UPA ed Engage. «Lì avremo la possibilità di illustrare al commissario dell’Autorità gli ambiziosi progetti che stiamo mettendo a punto nell’ambito del tavolo di lavoro comune che si riunisce ormai periodicamente».
A inizio marzo, quindi, «sempre tutte le Audi saranno protagoniste di un convegno al Teatro Strehler di Milano, che vedrà la partecipazione anche del Censis e di un uomo di esperienza nel mondo delle ricerche come Remo Lucchi. Un intervento sarà inoltre dedicato all’impatto che l’intelligenza artificiale potrà avere sulle metodologie di indagine, anche delle audience».
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Auditel sta già fornendo la sua metodologia di base ad Audicom e ora anche ad Audioutdoor. «Il progetto è attrezzarci per poter fornire al mercato dati omogenei e sommabili a seconda del media rilevato, grazie alla stessa metodologia di misurazione». Nel nuovo sistema, Auditel si occuperà in particolare della rilevazione della televisione tradizionale, Audicom di tutto il mondo digitale, comprese dunque le smart tv, «con un apporto significativo di Auditel, anche economico, dal momento che è la società più attrezzata tra le Audi».
Il percorso dunque procede, «ricordiamoci che solo nell'ultimo anno sono nate due nuove Audi (Audicom e Audiradio, ndr). L’auspico», sottolinea Sassoli, «è che anche gli Ott aderiscano al nostri sistemi di misurazione, come ha già fatto Dazn: le porte sono aperte, ora spetta loro farsi avanti».
Intanto, dal 29 dicembre Auditel rilascerà i suoi dati di Total Audience, «che indicano a settembre una crescita degli ascolti del mezzo dell'1,4%», con un nuovo standard, «il che ci permetterà di offrire al mercato numeri leggermente diversi».
L’altro tavolo di lavoro del mondo della pubblicità riguarda il CUSV, uno strumento che permette di tracciare e misurare l’erogazione delle campagne video su tutte le piattaforme in modo granulare. «Insieme ad UNA e FCP, abbiamo deciso di renderlo obbligatorio dal 1 luglio 2025. Chi non lo farà, non potrà ricevere le rilevazione crossmediale delle sue campagne. Siamo convinti che il mercato capirà il valore di questo strumento e che gli investimenti pubblicitari di conseguenza cresceranno ancora di più».
Il trend positivo della raccolta, ha detto sempre Sassoli a proposito del mercato advertising italiano, intanto non si ferma. «A luglio il comparto cresceva del 6% con tutti i media in aumento ad eccezione della stampa. UPA continua a prevedere un incremento annuale abbondantemente sopra il 4%. Non alziamo la stima perché il mercato dovrà ora confrontarsi con un ultimo trimestre del 2023 molto positivo». Cura della casa, alimentari e automotive «stanno spingendo gli investimenti, mentre le telecomunicazioni sono in contrazione».
Le prospettive, ha concluso Sassoli, «rimangono positive perché il paese rimane tonico, l’inflazione e i tassi di interesse stanno scendendo. Dunque, possiamo dire di essere usciti definitivamente dalla secche del Covid».