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Spotify Technology registra un significativo aumento degli utenti, un incremento del business pubblicitario ma una perdita peggiore di quella dell’anno precedente nel quarto trimestre del 2022.
Gli utenti attivi mensili della società svedese sono stati 489 milioni, in crescita del 20% e meglio della guidance, mentre gli abbonati paganti, il tipo di cliente più redditizio per Spotify, sono aumentati del 14% a quota 205 milioni, con una performance sempre più alta delle aspettative.
Analizzando la marginalità, il rosso è stato di 270 milioni di euro, o 1,40 euro per azione, rispetto ad una perdita di 39 milioni di euro, o 21 centesimi di euro per azione, del quarto trimestre del 2021. Considerando tutto l’esercizio 2022, la perdita è stata di 430 milioni. Sul risultato, ha spiegato la società, hanno pesato i tanti investimenti effettuati nel periodo per accelerare il piano di trasformazione da servizio musicale puro ad un business audio più diversificato.
Anche per migliorare la marginalità, e alla luce del difficile contesto macroeconomico, di recente Spotify ha annunciato, al pari delle altre Big Tech, il licenziamento di circa 600 dipendenti, pari a circa il 6% della sua forza lavoro, nell’ambito di un piano più articolato di riduzione dei costi. «Siamo stati troppo ambiziosi nel periodo pandemico, quando i lockodown hanno spinto i consumatori a trascorrere più tempo online e le aziende tecnologiche ad espandersi in modo aggressivo», ha spiegato Daniel Ek, Ceo di Spotify.
Nel trimestre i ricavi sono cresciuti del 18% a quota 3,17 miliardi di euro, leggermente al di sotto delle aspettative di 3,2 miliardi di euro ma meglio delle attese se non si tiene conto dell'impatto dei cambi. Il giro d’affari 2022 ha invece toccato gli 11,7 miliardi di euro.
Il business pubblicitario di Spotify
Bene l’andamento della raccolta pubblicitaria, +14% a quota 449 milioni di euro, grazie al podcasting. Una performance che ha permesso alla pubblicità di raggiungere una quota del 14% sul fatturato del gruppo. “Su base globale, le nostre entrate pubblicitarie legate alla musica sono cresciute ad una cifra anno su anno, grazie all’incremento a due cifre delle impression vendute, parzialmente compensate da prezzi più bassi dovuti all'attuale contesto macroeconomico. L’incremento delle entrate dei podcast è stato superiore al 30%, grazie ad una crescita a due cifre sia delle impression sia dei prezzi. Bene anche Spotify Audience Network, sempre con un aumento a due cifre".
Tornando ai numeri complessivi, per il primo trimestre del 2023 Spotify si attende 500 milioni di utenti attivi mensili e 207 milioni di abbonati premium, con un giro d’affari di 3,1 miliardi di euro.