Angela Bersini, General Manager Italy di The Trade Desk
«La Connected TV è il presente della pubblicità video: data-driven, personalizzata e sempre più acquistata in programmatic». Con queste parole, Angela Bersini, General Manager Italy di The Trade Desk, ha riassunto l’evoluzione della pubblicità video nel corso dell’evento organizzato dall’ad tech company a Milano, che ha riunito alcuni dei principali player dello streaming premium.
L’evento, ospitato nella cornice di Palazzo Giureconsulti, si è aperto con l’intervento di Denise Ronconi, Direttrice dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, che ha offerto una fotografia aggiornata del mercato pubblicitario italiano.
Nel 2024 la raccolta ha toccato quota 11,1 miliardi di euro, con una crescita di un miliardo rispetto all’anno precedente, trainata anche dagli eventi sportivi. Il 2025 si preannuncia ancora positivo, con una previsione di 11,7 miliardi. A guidare questa crescita è il formato video, che oggi rappresenta il 57% della raccolta digitale grazie alla sua capacità di generare attenzione ed emozione.

Al centro dello sviluppo del digitale c’è la capacità di targettizzazione, che spiega il successo dell’internet advertising e in particolare del programmatic, previsto in crescita fino a raggiungere circa 1 miliardo di euro nel 2025.
È proprio in questo contesto che si inserisce la crescita della Connected TV, al centro dell’intervento di Angela Bersini. La manager ha sottolineato come oggi circa il 41% del tempo televisivo sia speso su contenuti in streaming, spinti da esigenze di personalizzazione e dalla fruizione on demand, spesso suggerita da algoritmi. Il pubblico, ha spiegato, è disposto a vedere pubblicità in cambio di contenuti di qualità gratuiti: un’opportunità chiave per le aziende.
Secondo Bersini, nel mondo il 40% delle campagne CTV è già acquistato in programmatic, una quota destinata ad aumentare. Negli Stati Uniti si è già verificato il sorpasso della CTV sulla TV lineare in termini di audience, e anche in Italia si osserva una crescita significativa, con 10 milioni di utenti attivi in prime time e una preferenza del 74% degli italiani verso la visione in streaming.
La CTV consente targeting socio-demografico avanzato, ma anche sulla base degli interessi o dei comportamenti d’acquisto, offrendo vantaggi evidenti per i brand, in particolare nel largo consumo. Alcune case study internazionali citate – come McDonald’s e Mercedes – hanno mostrato risultati rilevanti in termini di reach incrementale e brand awareness. Inoltre, la possibilità di ottimizzare budget e KPI in tempo reale rende la TV connessa uno strumento sempre più efficace anche per campagne omnicanale orientate alla performance.
Bersini ha anche ricordato l’importanza di valorizzare contenuti premium, in grado di generare maggiore attenzione rispetto agli UGC, e ha illustrato le potenzialità offerte da strumenti evoluti come Ventura, il sistema operativo per CTV sviluppato da The Trade Desk per semplificare la catena del valore e migliorare l’esperienza pubblicitaria su tutti i device.

A chiudere il pomeriggio, una tavola rotonda che ha coinvolto esponenti Evita Barra (Netflix), Allegra Gallinari (Warner Bros. Discovery), Roberto Dragone (Mediamond) e Roberto Trojsi (The Walt Disney Company). Il confronto ha toccato i temi della qualità dei contenuti, del ruolo crescente della tecnologia, dell’attenzione come nuovo KPI e della necessità di nuovi standard condivisi per la misurazione delle audience. È emerso un consenso trasversale sulla centralità della CTV come ambiente pubblicitario premium, capace di offrire esperienze coinvolgenti e rilevanti per i consumatori, e nuove opportunità per i brand.