• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
26/07/2024
di Lorenzo Mosciatti

Unione europea: maxi-multa in arrivo per Meta per abuso di posizione dominante

Il caso riguarda il servizio di annunci online Marketplace e la sua integrazione in Facebook

Foto di Guillaume Périgois su Unsplash

Foto di Guillaume Périgois su Unsplash

La commissaria della Concorrenza europea, Margrethe Vestager, si appresta a infliggere una maxi-multa a Meta per aver integrato il suo servizio di annunci online Marketplace in Facebook. Un’ultima stangata a Mark Zuckerberg, dunque, prima di lasciare l’Antitrust Ue.

La decisione, secondo le indiscrezioni diffuse da Reuters, potrebbe arrivare tra settembre o ottobre, con un possibile slittamento a novembre.  Si tratterebbe della sanzione più alta mai inflitta dalla Commissione europea ad una Big Tech: Meta potrebbe infatti dover pagare una multa fino a 13,4 miliardi di dollari, ovvero il 10% dei suoi ricavi globali del 2023. 

Il verdetto di Bruxelles arriverà oltre un anno e mezzo dopo l'accusa formale avanzata nel dicembre 2022 a Menlo Park, reo di aver avvantaggiato il suo servizio di annunci pubblicitari abbinandolo alla piattaforma social a scapito della concorrenza. "Questo significa che gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso a Marketplace, che lo vogliano o meno, e questo conferisce" al servizio di annunci di Mark Zuckerberg "un sostanziale vantaggio di distribuzione che i concorrenti non possono eguagliare", aveva piegato la squadra di Vestager nel suo giudizio preliminare. Meta ha coì abusato della propria posizione dominante “imponendo unilateralmente condizioni commerciali inique ai servizi di annunci online concorrenti che pubblicizzano su Facebook o Instagram”. 


Leggi anche: ENGAGE PLAY, GUARDA QUI I NOSTRI APPROFONDIMENTI VIDEO


Un’accusa davanti alla quale Meta si è sempre opposta con fermezza, affermando di ritenere le affermazioni di Bruxelles "prive di fondamento" e indicando la volontà di "lavorare in modo costruttivo con le autorità di regolamentazione per dimostrare" che la propria "innovazione è a favore dei consumatori e della concorrenza". 

La multa sarebbe da record, superiore alle sanzioni inflitte a Google per 4,3 e 2,4 miliardi di euro rispettivamente nel 2018 e nel 2017 per violazioni antitrust relative alla promozione sleale del suo motore di ricerca su Android e alla concessione di un vantaggio sleale al proprio servizio di shopping su Google Search.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI