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di Simone Freddi

Il Programmatic oltre i cookie: intervista a Giorgia Rastelli di Netaddiction

Ecco come l'editore sta affrontando le sfide del programmatic advertising con soluzioni innovative, dati di prima parte e intelligenza artificiale

In un panorama digitale in continua evoluzione, l’abbandono dei cookie di terza parte è un tema che non può più essere ignorato. Giorgia Rastelli, Head of Programmatic di Netaddiction, ha condiviso con noi la visione del gruppo editoriale su questo cambiamento radicale, e sulle strategie che l’azienda - che pubblica siti come Movieplayer.it, Multiplayer.it, Dissapore.com - sta adottando per affrontarlo.


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«I cookie servono agli editori per monetizzare le campagne», spiega Rastelli. «Non averli più potrebbe essere un grosso problema, ma per noi è solo un momento di transizione, che offre anche nuove opportunità». Netaddiction, come altri editori, sta reagendo al cambiamento spostando l’attenzione sui dati di prima parte, che sono la vera risorsa da valorizzare. La strategia? «Abbiamo costruito una DMP interna con il supporto del nostro partner tecnologico, TheNewco, che ci permette di ottimizzare la monetizzazione anche senza cookie di terza parte».

La DMP è uno strumento fondamentale per gestire i dati di prima parte e ottimizzare le campagne programmatiche. «La DMP ci aiuta a targetizzare attraverso gli ID e a pianificare campagne private deal o guaranteed in modo molto più preciso e contestuale. In questo modo, evitiamo dispersioni e miglioriamo l’efficacia della pubblicità», racconta Rastelli.

Ma non solo targeting: anche il concetto di contesto sta vivendo una seconda giovinezza. «Il targeting contestuale sta tornando in voga. Inserire i formati pubblicitari in pagine che trattano argomenti rilevanti per il brand è un metodo che sta dando ottimi risultati».

Un altro tema caldo per il mercato del programmatico è l’utilizzo dei video, che oggi rappresentano uno dei principali driver di crescita. Netaddiction ha adottato diverse innovazioni in questo ambito. «Stiamo traghettando il mondo outstream verso l’in-stream e abbiamo creato un formato di video verticale che mantiene l’esperienza dell’utente in linea con quella dei social, senza costringerlo a girare il cellulare per guardare il video. La pubblicità deve rispettare l’esperienza dell’utente, altrimenti rischiamo di perderlo» spiega Rastelli.

Guardando al futuro, Rastelli evidenzia come il settore dovrà concentrarsi sul perfezionamento dei dati di prima parte, sul miglioramento del targeting contestuale e sull’adozione dell’intelligenza artificiale. «L’AI è la chiave per migliorare l’efficienza, soprattutto nello Yield Management, un’area in cui l’automazione è fondamentale per ridurre il carico di lavoro e ottimizzare i processi», dice Rastelli.

Per approfondire le sfide e le soluzioni proposte da Netaddiction, guarda l’intervista completa con Giorgia Rastelli.

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