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16/05/2025
di Rosa Guerrieri

SEOZoom ripensa la SEO con un nuovo approccio: la Search Everywhere Optimization

Dal SEOZoom Day 2025 arriva una nuova piattaforma e un metodo concreto per affrontare i cambiamenti della visibilità digitale

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Conviene ancora fare SEO? Serve ancora un sito, soprattutto se Google risponde direttamente? E quale spazio ha oggi un piccolo brand, se il 45% del traffico va sempre ai soliti grandi nomi? Sono alcune delle domande che oggi si pongono agenzie, brand e professionisti del digitale, alle prese con un cambio di scenario strutturale, non solo tecnologico, che sta riscrivendo le regole del marketing e impone a chi lavora con i contenuti di fare scelte nuove, rapide e consapevoli.

A questo contesto di incertezza si propone di rispondere la società di digital marketing SEOZoom con una nuova visione della SEO, più ampia, integrata e orientata al reale: la Search Everywhere Optimization. Da affrontare con una piattaforma interamente riprogettata, pensata per risolvere i problemi concreti di chi lavora ogni giorno sulla visibilità online, come spiega il CEO e co-founder Ivano Di Biasi: “Abbiamo progettato SEOZoom non per dire cosa succede, ma per aiutare a decidere cosa fare dopo. Oggi il vero valore non è il dato in sé, ma la capacità di trasformarlo in un’azione giusta, nel momento giusto. I vecchi modelli non bastano più, perché il traffico organico si concentra su pochi player, i contenuti social entrano nei risultati di ricerca e l’intento dell’utente non si esaurisce con una keyword. È da qui, dalla concretezza, che riparte la nuova SEO”.

SEOZoom Day 2025: focus sul futuro della SEO

Tutto questo è stato anche al centro del SEOZoom Day 2025, giornata di formazione e confronto strategico che ha riunito a Napoli oltre 200 professionisti tra esperti di SEO, content strategy, branding e marketing digitale per mettere a fuoco un messaggio condiviso: la visibilità non è più una questione di singoli canali o tecnicismi, ma una sfida di coerenza, metodo e posizionamento diffuso.

Durante l’evento sono emersi numeri chiave che spiegano l’urgenza di un cambio di passo: oltre il 45% del traffico organico è intercettato dai grandi brand, mentre più di una SERP su tre restituisce contenuti social, ormai considerati da Google come fonti informative attendibili. Intanto, strumenti come ChatGPT, Perplexity e AI Overview stanno ridefinendo le logiche di selezione e visibilità dei contenuti.

A ciò si aggiunge un divario evidente tra tecnologia e risultati: secondo McKinsey, il 78% delle aziende ha adottato strumenti di AI generativa, ma solo una su cinque ha rilevato impatti reali sulla redditività. E la fiducia diventa leva strategica: il Trust Barometer 2025 conferma che il 33% dei consumatori sceglie brand che riflettono i propri valori, mentre il 28% è disposto ad abbandonarli in caso di incoerenza.

Le nuove sfide da affrontare e la risposta di SEOZoom

A complicare il lavoro di chi si occupa di visibilità online non è solo la quantità di canali da presidiare, ma il fatto che le regole stesse del gioco siano cambiate, spesso in modo silenzioso. Google mostra sempre più contenuti social direttamente in SERP. I motori generativi selezionano fonti sulla base di criteri opachi, che sfuggono al controllo diretto. Il traffico si disperde in percorsi che non si possono più seguire in modo lineare, e le query si chiudono sempre più spesso senza generare clic.

In questo scenario, i KPI tradizionali non bastano più: misurare ranking, sessioni o CTR non restituisce l’effettiva capacità di un brand di essere visibile, ricordato, scelto. La fiducia — costruita nel tempo attraverso coerenza, contenuti solidi e presenza riconoscibile — è diventata un fattore SEO tanto quanto l’ottimizzazione tecnica.

Per dare risposte reali a questi cambiamenti, SEOZoom ha introdotto diverse novità operative, presentate in anteprima durante l’evento: un’interfaccia riorganizzata sui flussi reali di lavoro (copy, SEO, brand, agenzie); funzioni per l’analisi cross-canale, compreso il rendimento dei contenuti social e AI-ready; tool per monitorare coerenza e posizionamento del brand sui diversi touchpoint; e un nuovo Motore di Ricerca AI integrato, che simula query su Perplexity, ChatGPT e AI Overview, e offre feedback pratici su efficacia, rilevanza e ottimizzazione dei testi. Il risultato è una piattaforma modulare, adattabile a diversi profili professionali, che unisce precisione tecnica, usabilità e supporto decisionale concreto.

Insieme, questi strumenti supportano il nuovo approccio alla SEO che SEOZoom ha definito Search Everywhere Optimization, e che tiene conto di dove e come nasce l’attenzione, per costruire una visibilità coerente su tutti i punti di contatto, non solo sulle SERP di Google: “La SEO non è finita: è diventata più complessa, più distribuita, più strategica. Per questo parliamo di Search Everywhere Optimization. Oggi la visibilità non si misura solo in posizionamento, ma nella capacità di esserci dove serve, con contenuti coerenti, riconoscibili, utili. SEOZoom è stato ripensato per aiutare a farlo ogni giorno, in modo concreto”, concludono i co-founder Ivano Di Biasi e Giuseppe Liguori.

La nuova versione della piattaforma sarà disponibile tra alcuni mesi, si stima entro la fine del 2025, mentre i partecipanti all’evento hanno già accesso alla beta.

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