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12/04/2023
di Cristina Oliva

Dall'affiliazione al partnership marketing: l'evoluzione di Tradedoubler

Il mercato "chiede abilitatori di partnership nel digital marketing", secondo Gianpaolo Vincenzi, Country Manager di Tradedoubler Italia

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Con il mercato del digital in continuo cambiamento, i network di affiliazione cambiano e diventano partner per la crescita del business. Questo percorso è stato intrapreso da Tradedoubler, che ha creato il suo network di affiliazione più di vent’anni fa. Già all'epoca l’azienda svedese aveva le idee ben chiare sulle potenzialità della figura del publisher e dell’influencer come veicoli per indirizzare le scelte d’acquisto dei consumatori.

In questi anni, lo scenario di mercato è cambiato totalmente. I consumatori hanno ripensato le loro abitudini e il loro approccio al brand, le publisher platform si sono moltiplicate e l’ecommerce è definitivamente esploso in tutto il mondo. L’azienda si è, così, adeguata all’evoluzione, modellando tecnologia e offerta alle nuove esigenze di mercato, "fino a ripensare a una nuova identità, che rivede il significato di “network di affiliazione”, ma non certo la sua importanza. Oggi l’azienda preferisce riferirsi ai suoi 3mila inserzionisti come partner per la crescita del loro business, e lo fa sfruttando la propria rete di 180mila publisher attivi e in continua evoluzione. Ed è questo il grande portfolio di opportunità di Tradedoubler oggi", spiega Gianpaolo Vincenzi, Country Manager di Tradedoubler Italia.

Il partnership marketing

È la trasformazione del consumatore a portare alla diffusione del partnership marketing. Definitivamente tramontata l’epoca delle campagne e delle vendite mordi e fuggi, oggi il consumatore chiede al brand fiducia, empatia, fidelizzazione. E vuole intercettarlo in tutti i touch point che frequenta, magari considerando nuovi canali alternativi. 

Ma l’incremento dei touch point comporta per l’inserzionista nuove difficoltà di gestione delle campagne di marketing e advertising. Ed è per questo che chi nasce come network di affiliazione ripensa il proprio ruolo e si trasforma in un partner per la crescita del business: "Lasciando invariato il modello a performance – in cui l’inserzionista investe solo in rapporto alle vendite generate dal network – Tradedoubler si trasforma nell’abilitatore di un ventaglio di opportunità modellate intorno alle esigenze del cliente, da aggiornare dinamicamente secondo un attento fine tuning", continua Vincenzi.

L’offerta di Tradedoubler

Grazie ad acquisizioni e partecipazioni mirate, Tradedoubler propone un’offerta completa alle aziende clienti. "La sua varietà non riguarda solo l’ampia scelta all’interno del network di partner, ma soprattutto nei formati e nelle opportunità di distribuzione delle campagne. Oggi l’azienda svedese può offrire al mercato un pacchetto di soluzioni pensato non solo per favorire l’incremento delle vendite sui siti di ecommerce, ma è anche capace di operare sulla reputazione del brand e sulla generazione di traffico qualificato verso le sue properties, non solo in Italia. Tradedoubler, infatti, è un vero hub internazionale con una presenza fisica in 11 Paesi e la gestione di un totale di 90", dichiara Vincenzi.

"Il tutto garantendo la massima trasparenza sulle logiche di conversione grazie alla qualità della propria piattaforma tecnologica. Ce n’è per tutti: Tradedoubler PVN è la proposta in white label per aziende e agenzie strutturate, Grow by Tradedoubler è la piattaforma self-service che sta facendo avvicinare centinaia di PMI italiane alle dinamiche del digital advertising ma, soprattutto, ci sono i suoi specialisti in digital marketing e advertising", spiega il manager.

I team multidisciplinari di Tradedoubler ogni giorno sono a fianco di clienti e publisher in ogni momento: dalla fase di pianificazione della campagna al suo fine tuning, fino all’analisi dei risultati. Dalla piattaforma di gestione delle campagne a performance, l’offerta si amplia verso strumenti di marketing alternativi, come il Drive to Store, il DOOH, la promozione delle app mobile, la content creation per obiettivi di brand awareness, il posizionamento SEO e la lead generation.

In definitiva, "un’offerta realmente completa che va incontro alle nuove esigenze degli inserzionisti. I dati ci dicono che i modelli classici di digital advertising sono in crisi, l’affollamento è tale da affogare l’offerta e all’engagement promesso troppo spesso non corrisponde una conversione reale. Per questo, i clienti chiedono di distribuire meglio il loro budget marketing e advertising, dimenticando l’investimento massivo a favore di una strategia intelligente che punti alla qualità", conclude Vincenzi.

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