Dentsu, i ricavi calano del 14% nel trimestre. In corso un piano di riorganizzazione globale
Nonostante sul business gravino gli effetti della pandemia, tra luglio e settembre la holding si è aggiudicata nuovi clienti e rafforzato le collaborazioni in essere
L'ultima trimestrale di Dentsu delinea un business in affanno a causa della pandemia di Covid-19, ciononostante la holding pubblicitaria scorge segnali positivi e continua a lavorare a un drastico piano di riorganizzazione mirato a contenere i costi e garantire la redditività sul lungo termine.
Tra luglio e settembre, Dentsu Group ha registrato un calo dei ricavi meno costo delle vendite (questo l'indicatore di riferimento secondo i principi contabili della società) del 14,2% anno su anno, con un utile operativo calato del 24,4%.
Nei nove mesi, i ricavi organici hanno segnato -10,9%: -7,9% in giappone e -12,9% nel business internazionale. Quest'ultimo, si legge nella nota di bilancio, è stato in linea con le aspettative, mostrando miglioramenti graduali rispetto al secondo trimestre, con performance relativamente superiori nel digitale.
Tra gennaio e settembre, Dentsu Group ha registrato un calo dei ricavi meno costo delle vendite del 10,7%. In particolare, il fatturato organico nella regione EMEA è calato dell'11,5% nei primi nove mesi e del 12,9% nel Q3.
"La fiducia dei clienti è tornata in maniera ferma nel corso del Q3, con una ripresa nelle nuove attività di gara sia in Giappone che a livello internazionale", ha dichiarato Toshihiro Yamamoto, Presidente e CEO di Dentsu Group, "Abbiamo vinto diversi nuovi clienti e espanso le nostre collaborazioni esistenti, incluse quelle di Kraft Heinz, American Express and Heineken".
Le previsioni per il Q4 restano comunque caute, la holding prospetta infatti una contrazione dei ricavi organici per l'intero 2020 nel raggio del 12%-12,5%, con margini operativi intorno al 13%-13,5%.
Intanto, Dentsu sta valutando una serie di misure di riorganizzazione delle attività finalizzate al contenimento degli effetti negativi dell'emergenza sanitaria. È già in corso, infatti, la razionalizzazione del business giapponese - che sarà semplificato in quattro pilastri operativi - e la riduzione del portafoglio internazionale di agenzie da 160 marchi a sei realtà. I risultati finali di questa operazione saranno presentati a febbraio dell'anno prossimo.
"Questa nuova struttura sarà più logica e trasparente per i nostri clienti, permettendoci di offrire loro servizi migliori. Ciò ci permetterà inoltre di ridurre i costi in maniera significativa, in quanto la nostra operatività diventerà più semplice, con più sistemi e processi comuni, incrementando l'utilizzo dei centri di servizio condivisi, razionalizzando gli spazi degli uffici e rivedendo le proprietà immobiliari a livello globale", ha concluso Yamamoto.