L’agenzia milanese Fosbury compie i suoi 20 anni di attività e, per festeggiare, sceglie di cambiare nome in occasione delle Olimpiadi di Parigi in Tambery, in omaggio al portabandiera italiano.
“In occasione delle imminenti Olimpiadi di Parigi cambierà il proprio nome in Tambery in onore del portabandiera della nostra squadra nazionale, quale migliore interprete del salto rivoluzionario ideato da Dick Fosbury nel 1968, e metafora perfetta del pensiero laterale. L’abilità di uscire dagli schemi e di offrire un punto di vista originale: questa è la filosofia che ha innervato l’agenzia Fosbury dalla sua fondazione, e a questa eredità vuole rendere omaggio”, spiega l’agenzia.
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L’agenzia ha lanciato in questi giorni una campagna di comunicazione in grado di sfruttare al meglio gli “oclo media” per eccellenza: social e out of home “con le sue recenti declinazioni digitali di VOOH e FOOH. Oclo media è l’interpretazione in chiave pubblicitaria e contemporanea data da Fosbury del pensiero del sociologo e antropologo Gustave Le Bon. Fosbury parla di oclo media (dal greco ókhlos, folla), per distinguerli dai più tradizionali ‘mass media’. Questi ultimi infatti presuppongono una fruizione del messaggio da parte di masse di individui separati tra loro e singolarmente connessi alla fonte di comunicazione. Condizione ben diversa da una folla esposta in modo simultaneo e consapevole allo stesso messaggio, che in forza di questa percezione collettiva avrà un impatto del tutto diverso”.
I social diventano dunque “il luogo dove il ‘virtual out of home’ e il ‘fake out of home’, con le loro differenze e potenzialità, prendono vita e forza, seguendo lo stile pionieristico e di sperimentazione che da sempre ha caratterizzato Fosbury. Che, tramite questa campagna, vuole incoraggiare ad applicarsi con entusiasmo per trovare soluzioni inedite a problemi complessi, celebrando il coraggio di sapersi differenziare”.