MeToo della pubblicità: ecco Re:B collective, spazio per fornire assistenza alle vittime di molestie
Grazie al progetto, nato dall'iniziativa di un gruppo di professionisti già particolarmente attivi a sostegno della causa, le vittime potranno inviare denunce anonime, chiedere assistenza legale gratuita e entrare nel gruppo Telegram di sostegno
Uno spazio dedicato alle donne che vogliano reagire alle molestie subite sul luogo di lavoro, capace di offrire ascolto, sostegno ma anche assistenza legale gratuita. È Re:B collective (qui la pagina Instagram), la nuova iniziativa nata sull’onda del movimento #meetoo milaneselegato alle molestie nel mondo della pubblicità.
Alle spalle del progetto c’è è un gruppo di professionisti, soprattutto donne, che già nelle scorse settimane si è attivato a sostegno della causa aggregandosi intorno a Tania Loschi, copywriter freelance, che ha raccolto e segnalato numerosi casi - sarebbero oltre 500 le segnalazioni ricevute - sulla sua pagina Instagram Taniume e attraverso un “safe space” dedicato.
Tra le promotrici c’è Linda Codognesi, a sua volta autrice e copywriter freelance, che sul suo profilo LinkedIn spiega: "Oggi finalmente lanciamo un progetto a cui abbiamo iniziato a lavorare nel momento in cui è scoppiato il #metoo delle agenzie pubblicitarie. Re:B collective ha come obiettivo la lotta verso tutti i comportamenti tossici, molesti, violenti e maschilisti nel nostro settore, quello della comunicazione. È una risposta alta ma anche concreta: abbiamo assistenza legale gratuita per le persone che vogliano chiedere informazioni e/o eventualmente denunciare, un form dove si può segnalare le molestie ricevute e raccontare le proprie storie facendo nomi e cognomi dei colpevoli ma rimanendo tutelatə con l’anonimato, abbiamo un gruppo Telegram dove si potrà trovare supporto emotivo, empatia, ascolto e dialogo, moderato da noi".
Il progetto mira "a cambiare sempre di più una mentalità patriarcale che per troppo tempo ci ha fatto sentire in pericolo nei luoghi di lavoro".