Con i numeri di Omnicom Group si aprono le settimane delle trimestrali per le grandi holding della pubblicità.
Il colosso statunitense ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una crescita organica del 3,4%, in rallentamento rispetto alle ultime performance, e con ricavi pari a 3,61 miliardi di dollari, meno di quanto atteso dal mercato (3,68 miliardi). Considerando che dall’inizio dell’anno la crescita è del 4,3%, la società ha alzato anche se di poco la sua stima di chiusura dell'esercizio 2023 ipotizzando un trend positivo del 3,5-5% (contro il precedente 3-5%), sempre a livello organico. Gli utili rettificati sono stati invece nel trimestre pari a 1,81 dollari per azione, di poco superiori alle stime del Consensus di 1,80 dollari.
In uno scenario economico e geopolitico sempre molto incerto, Omnicom sta continuando a investire in dati di prima parte, tecnologia per le clean room e competenze nell’ambito del retail media. Il ceo John Wren ha quindi reso noto che il gruppo sta lavorando ad un software di intelligenza artificiale generativa grazie a partnership strategiche con soggetti terzi.
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La crescita organica è stata del 5,1% per Advertising & Media, del 9.2% per il business esperenziale, del 3% per l’healthcare, del 2,3% per il precision marketing, del 2,4% per commerce & brand consulting e, infine, dello 0,1% per le relazioni pubbliche.
Gli Stati Uniti crescono del 2,4%, l’Europa del 2,6%, la Gran Bretagna del 2,5%, il resto del Nord America dell’8,4%, il Sud America del 6,9%, l’Asia Pacifica del 7,4%, e il Medio Oriente e l’Africa del 4%.