Da sinistra Elio Carmi, Luca Morvilli, Alessandro Ubertis, Carlo Berruti e Paolo Rossi
Qubit, la holding della comunicazione che fa capo a Luca Morvilli (ex Ceo di Publicis Groupe e Grey Group, nonché managing partner di Brand Portal e Altavia), ha comprato il 100% di Carmi & Ubertis e diversifica così l’offerta assicurandosi una delle società storiche in Italia nel branding.
Ma non è tutto perché il gruppo, anticipa ad Engage Morvilli, è in trattative per l'acquisizione di altre tre agenzie, la prima specializzata nelle media relation e nella comunicazione istituzionale, la seconda nel campo del marketing digitale e la terza nel branded content e nella produzione di contenuti per le aziende».
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A vendere le quote di Carmi e Ubertis, l'agenzia operativa dal 1986 nella creazione e gestione della strategia e del design di marca sono stati i due fondatori Elio Carmi e Alessando Ubertis. Entrambi continueranno ora ad operare all’interno di Qubit, il primo come responsabile legale di Carmi e Ubertis, il secondo in quanto nuovo consigliere del CdA della holding. L’acquisizione segue una collaborazione avviata da diversi anni che ha permesso alle due società di lavorare insieme nella gestione di progetti di comunicazione di diversi clienti.
Le società e i numeri di Qubit
La holding Qubit opera sul mercato attraverso le sedi di Milano (dove negli uffici di via Carlo Farini 57 i professionisti di Qubit e Carmi e Ubertis lavorano già insieme), Roma e Londra con diverse società. L’omonima Qubit si occupa di strategie di comunicazione dei brand, dalla direzione creativa delle campagne alla gestione di progetti multidisciplinari e al planning strategico; GPF Inspiring Research, entrata nel gruppo nel 2016 e guidata oggi dal managing partner Paolo Rossi, è specializzata nelle ricerche di mercato (Carlo Berruti ne è direttore scientifico); Ubik infine è una startup focalizzata su data analytic e programmatic. E ora è la volta di Carmi e Ubertis.
Il gruppo si avvia intanto a chiudere il 2022, conclude Morvilli, «con un giro d'affari di 3 milioni di euro con una buona crescita organica e un'elevata marginalità che è garantita dal nostro approccio di lavoro molto focalizzato sulla consulenza». Per il prossimo anno Qubit conta di raggiungere «un fatturato di 6-7 milioni di euro se tutte e tre le acquiszioni andranno in porto. In caso contrario, l'obiettivo è arrivare a 3,5-4 milioni di euro».