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09/07/2020
di Simone Freddi

TBWA\Italia amplia l'offerta con Bolt, content factory per il "nuovo" video

Guidata da Nicola Lampugnani e Cristina Mazzocca - che arriva da Discovery - la unit si concentra sulla creazione di contenuti digitali e format multimediali

TBWA\Italia aggiunge un importante tassello alla propria strategia di sviluppo con il lancio ufficiale di Bolt, una nuova content factory focalizzata sulla creazione di contenuti digitali, format e video. La divisione è guidata da Nicola Lampugnani con il ruolo di Amministratore Delegato e si avvantaggia dell'arrivo di Cristina Mazzocca, Head of Video and Content Production, che raggiunge Nicola da Discovery dove ricopriva il ruolo di Creative Production Senior Manager. «Il progetto di portare in Italia Bolt (che è già presente in una decina di mercati dove TBWA opera, pur con sfumature diverse da Paese a Paese, ndr) è uno dei motivi del mio rientro nell'agenzia» ha detto Lampugnani, che affiancherà il nuovo ruolo a quello di Chief Creative Officer di TBWA\Italia. La nascita di Bolt in Italia è stata infatti favorita dal know-how legato al marketing e alla creazione di contenuti maturato da Lampugnani durante la sua esperienza in qualità di Creative and Marketing Senior Director sui 12 canali del Gruppo Discovery durata 3 anni. Qui ha conosciuto Cristina Mazzocca, head of video and content production che arriva da anni di esperienza in case di produzione, agenzie e broadcast, (MTV), fino a diventare Creative Production Senior manager nella stessa Discovery Italia. Nel dettaglio, hanno spiegato i due manager nell'evento digitale di presentazione, Bolt si propone sul mercato come una content factory a servizio completo, agile e veloce - il nome è ispirato al celebre sprinter giamaicano Usain Bolt - in grado di unire strategia creatività e produzione per la realizzazione di contenuti di qualità per tutte le piattaforme, dai social alla tv. Il posizionamento è descritto dal concetto "content playground" , che ne sintetizza la vocazione alla sperimentazione e mescolanza di generi e attitudini. «In un mercato in cui i contenuti sono il segmento di maggior crescita nel mercato della comunicazione di marca, allo stesso tempo è evidente come sempre più difficile catturare l'attenzione dell'utente - ha detto Lampugnani -. In questo scenario Bolt si propone come un partner con cui fare la differenza per la produzione di contenuti digitali, format e video, grazie alla capacità di unire strategia, creatività e produzione». L'a.d. ha poi sottolineato come la nuova divisione rappresenti un salto anche "culturale" per l'agenzia. «Sta cambiando l’ecosistema della comunicazione e oggi anche noi abbiamo il dovere di trasformarci. Le agenzie devono sempre di più interpretare la comunicazione come un insieme di contenuti adattabili ai più svariati touchpoint». Tra le specializzazioni della divisione - che si pone in maniera molto "aperta" alle collaborazioni con i talenti interni ed esterni a TBWA, include le case di produzione - sono state citate pre e post produzione, design e animazione, fotografia, music editing&sound design, live video&event coverage, casting&talent. Se la presentazione di mercoledì ha rappresentato il battesimo ufficiale di Bolt in Italia, nei mesi precedenti il nuovo brand ha comunque già dato prova delle proprie qualità lavorando a vari progetti. C'è Bolt, infatti, dietro alla campagna “un nuovo inizio, un passo alla volta” di promossa dal Comune di Milano per lanciare la ripartenza della città dopo il lockdowm. Non solo: tra le aziende con cui Bolt ha lavorato o sta lavorando ci sono Eni, Technogym, Loro Piana, Telepass. «Per ora, metà dei lavori sono legati a estensioni di progetti già attivi del Gruppo TBWA|Italia, l'altra metà sono di clienti che ci approcciano per progetti autonomi - ci ha detto Lampugnani -. In questi primi mesi di attività la nostra crescita è in linea con le previsioni, e a tendere pensiamo di poter arrivare a generare con Bolt il 10% dei ricavi totali del gruppo TBWA\Italia già nel 2020/21».

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