WPP ha annunciato i risultati economici di metà anno. Dopo un primo trimestre particolarmente brillante, la crescita del business ha subito un certo rallentamento tra aprile e giugno (+2,3% a perimetro omogeneo rispetto al secondo trimestre 2022), specie nel mercato americano. La multinazionale della pubblicità con sede a Londra ha ridimensionato le proprie previsioni di crescita per il 2023, portandole a 1,5/3% a perimetro omogeneo rispetto al 3/5% precedentemente annunciato.
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Complessivamente, WPP ha registrato una crescita del giro d’affari del 6,9% (+3,5% a perimetro omogeneo) nei primi sei mesi dell’anno, con ricavi a 7,221 miliardi di sterline (circa 8,38 miliardi di euro). Il fatturato netto (“revenue less pass-through costs”), un indicatore-chiave per l’azienda, è cresciuto del 2% a perimetro omogeneo, arrivando a 5,811 miliardi di sterline (circa 6,74 miliardi di euro).
Il ceo di WPP Mark Read ha definito la performance del primo semestre “resiliente”, con una crescita del secondo trimestre “in accelerazione in tutte le regioni ad eccezione degli Stati Uniti, che sono stati influenzati dalla minore spesa dei clienti tecnologici e da alcuni ritardi nei progetti relativi alla tecnologia”.
Il rallentamento della crescita è stato più accentuato sul business delle agenzie creative, mentre “il nostro media business, GroupM, è cresciuto in modo consistente nei primi sei mesi dell’anno così come hanno fatto i nostri business in UK, Europa, America Latina e Asia Pacifico”, ha aggiunto Read. Anche la Cina è tornata a crescere, anche se “più lentamente del previsto”. Sul fronte del new business, il Ceo di WPP ha ricordato i nuovi incarichi ottenuti da clienti di primo piano come Reckitt, Mondelēz, easyJet, Lloyds Banking Group, Pernod Ricard e Maruti Suzuki, il secondo spender pubblicitario in India.
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“Nel breve termine, ci aspettiamo che il trend della prima parte dell’anno continui nel secondo semestre”, ha detto ancora Mark Read, che ha sottolineato come gli investimenti del gruppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale, a partire dall’acquisizione di Satalia nel 2021, avranno un ruolo “fondamentale” per le sue performance a lungo termine. Nestlé, Nike e Mondelēz sono alcuni dei clienti con cui la multinazionale della pubblicità sta già lavorando su progetti basati su AI.