Con la nuova campagna “Lascia il segno” dedicata alla Hyundai Tucson Dark Line (leggi qui), il brand automotive ha deciso di puntare su una produzione innovativa che fa leva sull’intelligenza artificiale.
Ne abbiamo parlato con Laura Galeone, Head of Brand Communication di Hyundai Italia, che ci ha raccontato come l’AI sia entrata nel processo creativo e come stia evolvendo la strategia media del gruppo.
Laura, perché avete deciso di utilizzare l’AI nella creatività della campagna?
Abbiamo abbracciato questa soluzione innovativa per essere più rapidi e flessibili nella fase esecutiva. Dal primo contatto con la casa di produzione al go-live della campagna sono trascorse solo sei settimane, un tempo record se pensiamo agli standard delle produzioni TV e digital articolate. Inoltre, è molto più stimolante — e potenzialmente di maggiore impatto — creare qualcosa di dedicato per il proprio mercato anziché localizzare una campagna centrale, dando così allo storytelling connotazioni più locali e rilevanti per la nostra target audience.
Questa campagna può essere considerata un primo passo verso un utilizzo più sistematico dell’AI nelle future produzioni Hyundai?
Non lo escludiamo: l’AI apre nuovi scenari e possibilità comunicative, è un vero e proprio alimentatore di creatività. Abbiamo già tantissime idee che, con una produzione più classica, sarebbero difficili da realizzare a livello locale — e non vediamo l’ora di farle diventare reali!
In termini di investimenti media, come sta evolvendo il vostro media mix?
Gli investimenti media sono un tema sempre più caldo, e c’è massima attenzione sulla misurazione di ogni singolo euro investito. È questo l’approccio che ci guida ormai in tutte le pianificazioni, basato su una costante analisi dei dati: ottimizzazione, targeting e precision marketing. Il media mix è guidato in particolare sempre dal targeting: in genere ogni singolo modello viene comunicato sui canali in base all’affinità, alla stagionalità e allo stadio del ciclo prodotto. Cerchiamo di scegliere sempre accuratamente l’allocazione di budget, facendo scelte data-driven.
Il digital e la “nuova TV” stanno acquisendo sempre più importanza nelle nostre pianificazioni, ma restiamo sempre attenti a un approccio cross-channel e full-funnel. Il digital ci aiuta in particolare a customizzare i messaggi e a lavorare di precision targeting, mentre il social ci consente di esprimere al meglio il nostro nuovo tone of voice.
Il retail media è un'opportunità che avete iniziato a prendere in considerazione?
Il retail media è un ottimo strumento per raggiungere i clienti all’interno di store virtuali, marketplace e similari — proprio lì dove avviene la ricerca e dove viene maturata la decisione d’acquisto. Tuttavia, il processo di acquisto auto ha tempi più dilatati rispetto ad altri settori merceologici, dunque è importante calibrare messaggi e sforzi a seconda dei contesti.