Dario Nuzzo è ideatore e autore di Medicom, il format di branded content dedicato al settore Pharma
Dario Nuzzo firma “Notti In Bianco”, declinazione del format Medicom e dedicato questa volta ai disturbi del sonno.
Nuzzo è autore e giornalista freelance specializzato in branded content ed entertainment, ideatore di Medicom, format di branded content farmaceutico che attraverso la creazione di uno storytelling originale mette in scena le principali problematiche di vita quotidiana di chi convive ogni giorno con una patologia.
Grazie alle brevi clip educational, che forniscono informazioni scientifiche certificate in maniera verticale sul disturbo preso in esame, le puntate permettono di contestualizzare l’esperienza del target e informarlo anche con il supporto di tutoriali medico-scientifici a opera di esperti che offrono indicazioni professionali sui temi trattati in ogni puntata.
Il format è, dunque, in grado di sviluppare, con tempi e linguaggi televisivi, campagne di sensibilizzazione e promozione dei corretti comportamenti per una qualità della vita migliore.
Realizzato per una nota casa farmaceutica in occasione della “Giornata Mondiale del sonno” (17 marzo), il progetto "Notti In Bianco" ha lo scopo di parlare a un pubblico ampio dei problemi e delle cause legati ai disturbi del sonno, di cui oggi soffrono almeno 12 milioni di italiani (fonte: AIMS – Associazione Italiana per la Medicina del Sonno). Cifre preoccupanti e raddoppiate con la pandemia che colpiscono proprio tutti, bambini, giovani e adulti in particolar modo di sesso femminile.
Le cause sono riconducibili ai ritmi frenetici, all’aumento delle luci artificiali e l’utilizzo sempre più precoce dei dispositivi elettronici che portano gradualmente all’alterazione del ritmo circadiano, cioè del nostro ritmo fisiologico interno responsabile della corretta alternanza tra il sonno e la veglia nelle 24 ore.
C’è ancora troppa poca informazione a riguardo, eppure, i disturbi del sonno rappresentano un rischio concreto per la salute pubblica. Un riposo insufficiente è infatti legato ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari e di morte come conferma un maxi-studio del European Health Journal.
Da qui l’idea di scegliere una strategia di branded content per permettere a un ampio pubblico una maggiore e più efficace identificazione con il problema. È questa la leva che utilizza il Medicom che, attraverso la creazione di uno storytelling originale, informa sulle problematiche correlate a una patologia.
Il branded content “Notti In Bianco”
Si chiama, dunque, "Notti In Bianco" il format dedicato ai disturbi del sonno che presto sarà on air su Corriere Salute e on demand su Amazon Prime, scelto per ingaggiare l’opinione pubblica e stimolare una riflessione su una problematica che per molti è ancora tutta da comprendere e scoprire.
Ambientata in un tipico parco condominiale italiano, la serie, anticipata da un trailer proiettato nelle 41 sale del circuito UCI Cinemas in occasione del week-end della Giornata Mondiale del Sonno (17 marzo), segue le vicende di quattro personaggi alle prese con quattro diverse problematiche del riposo: Iolanda, Piero, Valentina e Giacomo affronteranno le loro notti in bianco senza mai perdere il sorriso, accompagnati dalla voce di uno speaker radiofonico che dalle frequenze di “Amici di Morfeo”, dispensa consigli e curiosità per tutti i nottambuli sintonizzati. Semplici consigli e situazioni casuali? Ovviamente no: da quando è nato nel 2017, dietro ogni Medicom c’è sempre un pool di autorevoli specialisti che individua profili tipici dei pazienti, situazioni che favoriscono la patologia e i corretti comportamenti per contrastarla.
“Sono molto felice che Medicom abbia fatto luce su una problematica così attuale e importante realizzando la prima web serie sui disturbi del sonno” afferma Dario Nuzzo. “È proprio questa l’abilità di un format che mi ha già dato tante soddisfazioni: quella di connettersi alle emozioni delle persone e alla loro quotidianità instillando allo stesso tempo consigli di buona salute per saperne di più oggi anche sull’alterazione del ritmo circadiano”, conclude l’autore.