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di Alessandra La Rosa

Sostenibilità e temi sociali, per gli italiani sono le aziende che devono guidare il cambiamento

Alle imprese viene chiesto di usare il potere iconico dei brand per creare un’identità condivisa sottolineando gli aspetti che uniscono e che rinforzino il tessuto sociale. I risultati di uno studio

Foto di Drew Beamer su Unsplash

Foto di Drew Beamer su Unsplash

Cresce, in Italia, la fiducia nei confronti dei Media. Lo rivela l’Edelman Trust Barometer, ricerca condotta a livello globale dalla società di consulenza Edelman su un campione di oltre 32.000 persone in 28 Paesi e che, da oltre 20 anni, studia l’andamento del rapporto di fiducia tra i cittadini e quattro tra le principali istituzioni che operano nella società: Governo, Business, Media e Organizzazioni Non Governative (ONG).

Stando ai dati dell’edizione 2023 della ricerca relativi al nostro Paese, l’indice di fiducia nei confronti dei Media ha fatto registrare rispetto al 2013 un salto in avanti di 2 punti (da 45 a 47).  In particolare, cresce rispetto allo scorso anno l’indice dei “motori di ricerca” che restano la fonte di notizie più credibile per gli italiani con 63 punti (vs. 62 del 2022). I “media tradizionali” a 53 punti (vs. 52 del 2022), invece, restano in area neutrale mentre chiudono la classifica i “media di proprietà” (37 punti) e i “social media” (31 punti) che, rispetto al 2013, fanno un trend discendente di -14 punti di fiducia.

Gli italiani e il ruolo delle aziende

Lo studio riporta anche un’altra tendenza interessante, inerente il rapporto tra gli italiani e le aziende. In un contesto in cui il livello di etica delle aziende continua a salire facendo registrare una crescita di ben 19 punti rispetto al 2020, gli italiani – che vedono ancora nel “proprio datore di lavoro” (72 punti) la figura più affidabile – mostrano di aspettarsi un maggiore impegno dal mondo business e dai CEO soprattutto per quanto riguarda i temi sociali più sentiti come la condizione di lavoro dei dipendenti (91%), gli effetti dei cambiamenti climatici (83%) e la discriminazione (83%).


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In generale tre sono le tematiche su cui gli italiani si aspettano che i CEO lavorino per rilanciare l’ottimismo sul mercato: stipendi più equi (77%), investimenti sulla formazione dei dipendenti (73%), garanzia di benessere e sicurezza per la comunità di appartenenza (70%).

Per sei italiani su dieci (61%), inoltre, le aziende – che per aumentare la propria efficacia nel riattivare l’ottimismo dovrebbero collaborare anche con il governo - devono utilizzare il potere iconico dei brand per creare una identità condivisa sottolineando gli aspetti che uniscono e che rinforzino il tessuto sociale.

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