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di Simone Freddi

Cresce il valore dei brand italiani. Ferrari in pole position, Gucci è in testa ma rallenta

I numeri del report Italy 100 di Brand Finance certificano una buona performance delle principali marche del nostro Paese

Ferrari, crescita al top per il valore del brand. Foto di Jamil Rostum (via Pexels.com)

Ferrari, crescita al top per il valore del brand. Foto di Jamil Rostum (via Pexels.com)

Cresce il valore dei principali brand italiani. A certificarlo è Brand Finance, nota società di consulenza di Londra, che ha appena pubblicato il report Italy 100 2024. I 100 principali marchi italiani sono ordinati per valore del trademark, valutato secondo lo standard ISO 10668. Questo valore rappresenta quanto un brand è in grado di attrarre i consumatori e generare valore per l'impresa.

Ferrari accelera

Il valore complessivo dei principali brand italiani è cresciuto del 9%, raggiungendo i 191 miliardi di euro. E chi guida questa corsa? Naturalmente, Ferrari: Il marchio del Cavallino Rampante è quello che ha visto la crescita maggiore (gli analisti di Brand Finance lo valutano a 10,2 miliardi di euro), dimostrando ancora una volta che il rosso Ferrari è sinonimo di successo e prestigio a livello mondiale.

Gucci in Retromarcia

Non tutti i brand, però, hanno avuto un anno di successo. Gucci, in controtendenza, ha perso il 19% del suo valore, scendendo a 13,9 miliardi di euro. Una frenata brusca per il famoso marchio di moda, che non gli impedisce comunque di resistere in cima alla classifica dei brand italiani a maggior valore, davanti a Generali ed Enel.

Top 10 brand italiani

Il brand Italia in Crescita

Non è solo Ferrari a brillare. Anche il brand Italia nel suo insieme sta vivendo un periodo di forte rafforzamento. Mediamente, i principali brand italiani stanno performando molto bene, con una crescita superiore rispetto a quelli britannici, francesi e tedeschi, ma un po' inferiore rispetto ai marchi spagnoli.

Complessivamente, la capacità dell’Italia di condizionare l’opinione e le scelte dei consumatori, delle imprese e dei governi degli altri paesi è notevolmente aumentata. Anno su anno il livello di influenza dell’Italia è aumentato di 5,4 punti su 100; tra i 193 paesi analizzati solo la Cina (+6,2%) ha fatto meglio.

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