UPA: il mercato pubblicitario in flessione nel 2020, ma ci sono segnali positivi
In seguito a una survey condotta tra i suoi associati, l'organismo dichiara per quest'anno un calo del 17% per l'advertising. «Già da maggio assistiamo a una progressiva ripresa», dichiara il Presidente Sassoli de Bianchi
Calo del 17% nel 2020 per il mercato pubblicitario italiano rispetto all'anno precedente. È questa la previsione che emerge dalla survey effettuata in queste settimane tra i suoi associati da UPA, l’associazione che riunisce i più importanti investitori pubblicitari in Italia. Il dato non si discosta di molto dalle stime già diffuse, per esempio, dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano che ha parlato di un calo del 18% (leggi qui) o da GroupM (WPP) che già a maggio dichiarava una diminuzione tra il 17% e il 20% (leggi qui). Nessuna voce furi dal coro, dunque: investitori, operatori e enti terzi sono concordi nell'affermare che il mercato pubblicitario italiano quest'anno subirà pesantemente gli effetti della pandemia di Coronavirus.