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24/10/2023
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Serena Cirini (Freshhh): "Una storia di brand oggi nasce come multiforme e pronta vivere trasformazioni"

Al convegno di Engage e UPA, la Content Creative Director della unit di Uniting Group svela come si costruisce una narrazione di brand efficace nell’era della scelta, dove gli utenti sono co-protagonisti e co-creatori

Serena Cirini, Content Creative Director di Freshhh, unit di Uniting Group, on air su Radio Programmatic

Serena Cirini, Content Creative Director di Freshhh, unit di Uniting Group, on air su Radio Programmatic

Costruire storie di brand in un momento come quello attuale, definito “l’era della scelta”, è uno degli aspetti che necessariamente sono coinvolti nel processo di evoluzione che ha portato alla nascita del concetto di Advanced Tv. Lo ha sottolineato Serena Cirini, Content Creative Director di Freshhh, unit di Uniting Group specializzata in brand entertainment, ai microfoni di Radio Programmatic in occasione del convegno Advanced TV, la video convergenza", organizzato da Engage e UPA il 23 ottobre a Milano.

«Una buona storia nel contesto attuale non può essere più una stella, brillante ma solitaria, ma deve essere piuttosto immaginata, a livello creativo, come una costellazione di tante idee, che insieme, compongono una figura distintiva e riconoscibile, o anche un mosaico dove tante tessere che, messe ognuna al loro posto, offrono un racconto più composito e complesso».

Bisogna dunque trovare tante storie, trovare un'idea fertile che in qualche modo ne generi altre, «perché avere un contenuto forte ma su un solo canale, e dire che poi lo si declinerà su tutte le altre piattaforme del brand, non basta più», dice la Content Creative Director di Freshhh.

In pratica, l’idea per una storia di brand deve nascere multiforme, e non adattabile. Deve essere costruita come un mondo narrativo, «dando vita a esperienze transmediali, perché solo così l'utente potrà fruire di un contenuto che è totale».

Serena Cirini al convegno “Advanced TV, la video convergenza", organizzato da Engage e UPA

Serena Cirini al convegno “Advanced TV, la video convergenza", organizzato da Engage e UPA

Sono due i motivi identificati da Cirini a sostegno della sua tesi: «Il primo è quello che solo così una storia riesce a essere veramente penetrante perché riusciamo a diffondere il messaggio del brand in modo davvero capillare. Inoltre, così riusciamo a parlare a una fetta di audience sempre più grande, perché non abbiamo il punto di vista di una sola persona, di una sola storia, ma riusciamo, attraverso la multimedialità, a dare voce a più personaggi a più storie a più punti di vista e quindi a permettere a più utenti di immedesimarsi in quella storia, riconoscersi in essa e, quindi, ricordarla e lasciarsene convincere».

Questo, ha inoltre una diretta conseguenza in termini di risultati: «Con la nostra esperienza in Freshhh vediamo che questo approccio all’ideazione delle storie di brand aiuta molto la performance, perché gli utenti non sono più chiamati solo ad ammirare passivamente l'universo narrativo che un brand costruisce, ma sono chiamati a interagire, a entrare a far parte di questo mondo, a costruirne dei pezzi, a modificarlo, e, quindi, si sentono molto più coinvolti, quasi co-protagonisti», ha concluso Cirini.


Guarda qui il video dell'intervento di Serena Cirini di Freshhh a Radio Programmatic

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