Massimo De Cesare a Engage Conference: «L’integrazione delle nuove competenze al centro della strategia di Wavemaker»
Gli uffici delle risorse umane delle aziende prestano sempre maggior attenzione alle competenze verticali e alle soft skill nella valutazione delle risorse da inserire in organico. Un fenomeno accelerato dalla necessità di reimpostare i propri modelli organizzatici alla luce della trasformazione digitale, una rivoluzione che ha investito infatti in pieno il mondo del lavoro. Ad affrontare il tema dell’importanza del “Talent” ad Engage Conference 2021 è stato Massimo De Cesare, General Manager di Wavemaker.
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L’agenzia media di GroupM (Wpp) ha infatti deciso da tempo di investire «in quelle competenze emergenti e complementari al media, il nostro core business, come il content, il tech e l’ecommerce», ha detto De Cesare. «E di integrare il vecchio con il nuovo, evitando così di dare vita a silos specializzati ma avulsi dal resto delle attività dell’agenzia». Una scelta già premiata durante i primi difficili medi della pandemia e del lockdown, «quando alla frenata degli investimenti pubblicitari ha fatto da contraltare l’aumento della richiesta di servizi proprio sul fronte del content, del tech e dell’ecommerce».
«E’ un processo non semplice, che pone dei temi organizzativi non indifferenti, perché la trasformazione deve andare avanti di pari passo alla promozione del core business, aiutandolo ad evolvere e a renderlo più efficiente. La sfida principale che ci siamo trovati ad affrontare è stata dunque mixare il tutto. Come? Wavemaker ha deciso di investire internamente per sviluppare le nuove discipline e di fertilizzare con queste competenze inedite quegli ambiti operativi tradizionali che cos oggi non sono già tradizionali». In questo processo gioca così ancora oggi un ruolo centrale la formazione in una logica di reskilling e upskilling. «Attività sui cui Wavemaker interviene sia con programmi organizzati a livello nazionale sia potendo contare sulle sinergie del suo network internazionale».
In questo modo Wavemaker indica la strada verso cui le agenzie media dovranno indirizzarsi sempre di più, «un futuro dove opereremo come un vero e primo hub di consulenti specializzati ma integrati, un’offerta che ci permetterà di preparare menu sempre più personalizzati per ognuno dei nostri clienti».