Shopping online, la spesa per i prodotti crescerà del 6% nel 2024
Netcomm Forum, il focus è su innovazione tecnologica ed esperienza cliente. Roberto Liscia: «L’online non è solo un canale di vendita, ma leva di competitività»
L'ecommerce e, più in generale, il retail, dopo aver reagito alle numerose scosse e ai cambiamenti di equilibrio degli ultimi anni, si trova ora nella fase dell'osare. Il settore online sta sperimentando l'utilizzo di tecnologie (anche di frontiera, come l’AI) in grado di migliorare le relazioni con i consumatori e di ottimizzare il back-end. Il digitale, quindi, non è più solo un canale di vendita, ma un motore di innovazione e competitività.
Questo concetto emerge chiaramente dall'edizione 2024 del Netcomm Forum, in svolgimento al MiCo di Milano, anche quest'anno luogo privilegiato per discutere dell'evoluzione dell'e-commerce, del digital retail e dell'innovazione aziendale a livello nazionale e internazionale. La diciannovesima edizione dell’evento, intitolata "The Intelligence Commerce: Composable & Fluid", si concentra sui fattori che influenzano il contesto del digital commerce, tra cui la geopolitica e le normative europee, la sostenibilità ambientale ed economica, e soprattutto l'innovazione tecnologica: temi come l'AI, l'automazione, il social commerce, l'extended reality e il machine learning sono infatti considerati fondamentali per creare esperienze d'acquisto omnicanali e user-friendly.
Per l'Italia c'è un gap da colmare
Durante la prima giornata del Forum è emerso un punto focale: il ritardo dell'Italia nell'ecommerce e nelle nuove tecnologie digitali rispetto ad altri paesi europei. Nonostante ciò, c'è stata una crescente adozione dell'ecommerce da parte delle imprese italiane, dimostrando che questo settore non è solo un canale di vendita, ma anche un motore di innovazione e competitività.
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Il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, ha evidenziato che attualmente sono 88.000 le aziende italiane che hanno un loro ecommerce, la maggior parte delle quali (18,6%) si trova in Lombardia, nel Lazio (12,1%) e in Campania (12%). Liscia ha inoltre sottolineato che «il 24,5% delle aziende con un proprio sito ecommerce mostra un alto e medio alto grado di internazionalizzazione, rispetto al 9,7% registrato a livello nazionale». Tuttavia, ha aggiunto, «l’internazionalizzazione rimane una leva di sviluppo su cui occorre lavorare molto: quasi il 63% delle aziende italiane con un proprio sito ecommerce ha ancora un basso o medio-basso grado di internazionalizzazione, e questa percentuale sale a oltre l’82% per le aziende italiane».
Ecommerce B2C di prodotto a 38,6 miliardi
Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano, ha invece presentato dati che evidenziano l'incremento del peso dell'ecommerce, oggi usato da 33,7 milioni di italiani, sugli acquisti totali nel mercato italiano. «Nel 2024, il valore degli acquisti online di prodotti da parte degli italiani crescerà del 6% e raggiungerà i 38,6 miliardi di euro». In valore assoluto, si tratta di una crescita di 2,2 miliardi. «Il settore più performante nel 2024 sarà quello dell’Arredamento e dell’Home living (+12%), supportato dalle innovazioni nell'esperienza utente, in particolare l’omnicanalità, l’utilizzo dell’Extended Reality e l’offerta di servizi logistici a valore aggiunto. Segue Auto e Ricambi (+10%). È interessante notare anche la ripresa del Food&Grocery (+8%) dopo il calo registrato nel 2023 (-2%)», ha spiegato Pontiggia. Tra gli altri settori, Beauty, Informatica ed elettronica di consumo e Abbigliamento presenteranno una crescita in linea con quella del settore (con tassi compresi tra il +7% e il +5%), mentre l'Editoria presenterà una progressione stazionaria».
La penetrazione dell’online sul totale degli acquisti Retail (online+offline) nei prodotti è pari al 11%, dato che rimane stabile rispetto al 2023. Pontiggia ha evidenziato come i consumatori tendano a privilegiare le aziende che abbracciano l’innovazione tecnologica nell’esperienza cliente. «Prove virtuali di capi di abbigliamento, soluzioni basate sull’AI come la raccomandazione evoluta dei prodotti, la ricerca tramite immagini e il supporto di chatbot incrementano e migliorano l’accesso all’acquisto per qualsiasi generazione, assicurando un ampliamento della base di clienti», ha sottolineato la Direttrice dell’Osservatorio B2C.
Nuove frontiere
Una indicazione che chiama le aziende a prestare particolare attenzione al valore trasformativo di nuove frontiere come quella dell’AI (molto presente nell’agenda del Netcomm Forum 2024) ma anche quello dei dei pagamenti, settore che è ormai andato oltre alla semplice tecnicità della transazione ma si configura come una leva fondamentale per arricchire il momento dell'acquisto con dati, servizi e relazioni. Altro aspetto con cui fare i conti è quello della sostenibilità ambientale, considerando anche l'impatto delle normative europee e la preferenza dei consumatori per prodotti e le filiere green.
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