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19/11/2024
di Alessandra La Rosa

Antitrust: il governo USA chiederà a Google di vendere Chrome

Si tratta dell’operazione "più aggressiva" nei confronti di una tech company dai tempi in cui, vent'anni fa, il governo americano tentò senza successo di smembrare Microsoft

Foto di Growtika su Unsplash

Foto di Growtika su Unsplash

Vendere il browser Chrome. È questo quello che potrebbe costare a Google la sentenza sulla posizione di “monopolio nella ricerca online” emessa lo scorso agosto dal giudice federale USA Amit Mehta.

Secondo quanto riporta Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia americano - che avrebbe anche valutato, poi accantonandola, l'opzione della vendita del sistema operativo Android - chiederà a Mehta di richiedere a Google la cessione del browser, insieme alla separazione del sistema operativo Android dai prodotti Alphabet e al rispetto di nuovi limiti per quanto riguarda l’impiego dei dati per l’AI.

Se Google apporterà alcune modifiche e creerà i presupposti per un mercato più competitivo, precisa la testata americana, il governo potrà decidere se questa misura drastica sarà ancora necessaria. 


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La richiesta di vendere Chrome ha del clamoroso: oggi infatti il browser è parte integrante del business pubblicitario multimiliardario di Google, ed ha una quota di mercato immensa rispetto ai competitor: 66,7% contro Safari (18%), Edge (5%) e Firefox (3%), secondo Statcounter. Di fatto, si tratta dell’operazione "più aggressiva" nei confronti di una tech company dai tempi in cui, vent'anni fa, il governo americano tentò senza successo di smembrare Microsoft.

La protesta di Google naturalmente non si è fatta attendere. Lee-Anne Mulholland, vicepresidente degli affari normativi di Big G, ha affermato che Washington «continua a spingere un’agenda radicale che va ben oltre le questioni legali in questo caso», aggiungendo che «il governo che mette il pollice sulla bilancia in questi modi danneggerebbe i consumatori, gli sviluppatori e la leadership tecnologica americana proprio nel momento in cui è più necessario».

Il giudice Mehta sta al momento determinando le azioni che Google può intraprendere per rimediare alle presunte violazioni antitrust, in quanto l’azienda ha intenzione di appellarsi alla sentenza. I cambiamenti richiesti saranno affrontati ad aprile, prima della sentenza finale dell’agosto 2025.

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