Class Editori ha pubblicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024, evidenziando una contrazione dei ricavi e una significativa pressione sui margini.
I ricavi consolidati sono stati pari a 56,55 milioni di euro, in calo del 6,5% rispetto ai 60,47 milioni registrati nello stesso periodo del 2023. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 5,09 milioni di euro, in forte diminuzione rispetto ai 9,15 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023. Il risultato netto è stato negativo per 4,13 milioni di euro, rispetto a un utile di 363 mila euro contabilizzato nello stesso periodo dell’anno scorso.
A pesare sulla performance è stata in particolare la controllata Gambero Rosso, che ha visto una riduzione del fatturato di 2,93 milioni di euro e una perdita di redditività di 2,82 milioni di euro, principalmente per la cessazione del contratto di licenza con Sky e una contrazione delle attività di promozione internazionale.
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Anche i costi finanziari e le svalutazioni hanno contribuito al peggioramento dei risultati: gli oneri finanziari netti sono aumentati a 3,09 milioni di euro (rispetto a 1,95 milioni di euro nello stesso periodo del 2023), mentre gli ammortamenti e le svalutazioni sono saliti a 7,5 milioni di euro.
L’indebitamento netto a fine settembre 2024 è cresciuto a 38,64 milioni di euro, rispetto ai 33,38 milioni di inizio anno. Se si considera l’impatto del principio contabile IFRS 16, l’indebitamento netto arriva a 49,21 milioni di euro.
Raccolta pubblicitaria tra alti e bassi
Nonostante il calo generale dei ricavi, alcune aree hanno mostrato segnali di resilienza. La concessionaria della casa editrice, Class Pubblicità, chiude i primi nove mesi dell’anno con una crescita del 5% della pubblicità commerciale e del 2% sulla raccolta totale influenzata dalla significativa flessione fatta registrare dalla pubblicità legale.
I quotidiani nel loro complesso cedono il 3%, risultato su cui pesa appunto la flessione della pubblicità legale (-59%) determinata dall’entrata in vigore della nuova normativa in materia e solo in parte compensata dalle crescite della pubblicità commerciale (+6%) e di quella finanziaria (+7%). I periodici calano dell’8%, dato condizionato dallo spostamento del calendario di uscita delle iniziative speciali. La TV cresce del 6%, con il canale Class Cnbc stabile rispetto al 2023, mentre si conferma in significativa crescita il canale Class TV Moda (+26%). UpTv consolida il suo ruolo di leader di settore con un incremento del 9% del fatturato.
Con una crescita del 7%, infine, l’offerta digital della casa editrice conferma il trend di crescita del primo semestre dell’anno.
Strategie per il rilancio: aumento di capitale e riorganizzazione
Per affrontare questo contesto sfidante, il consiglio di amministrazione di Class Editori ha deliberato un aumento di capitale sociale a pagamento, con esclusione del diritto di opzione. Saranno emesse 46.229.522 nuove azioni di categoria A al prezzo di 0,162 euro per azione, che porteranno il capitale sociale a 322.734.078 azioni di categoria A e 20.000 azioni di categoria B.
L’operazione prevede il conferimento delle partecipazioni pari all’8,42% del capitale di Milano Finanza Editori e al 28,42% del capitale di Campus Editori, e si inserisce in un piano di razionalizzazione e consolidamento delle attività della società. L’obiettivo è creare poli di competenze specifiche nei settori dell’informazione finanziaria e della formazione, diversificando l’offerta commerciale e ottimizzando la gestione delle controllate.
Prospettive incerte per la chiusura del 2024
Il management di Class Editori ha segnalato che, a causa delle difficoltà economiche e delle criticità evidenziate, i risultati annuali del 2024 saranno probabilmente inferiori a quelli dell’anno precedente. Tuttavia, la società fa sapere che sta lavorando a una revisione delle strategie economico-finanziarie, puntando su contenimento dei costi e nuove opportunità di business per contrastare l’attuale contesto sfavorevole.