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27/07/2023
di Teresa Nappi

Caltagirone Editore archivia il primo semestre 2023 con ricavi in linea. Cresce dell'8,5% la raccolta pubblicitaria

Le entrate si sono attestate nel periodo sui 55,9 milioni di euro, in linea con i primi sei mesi 2022. La voce "pubblicità internet" registra un incremento del 21,1% e rappresenta il 29,4% del fatturato advertising totale del gruppo

Azzurra Caltagirone

Azzurra Caltagirone

Il CdA di Caltagirone Editore, presieduto da Azzurra Caltagirone, ha approvato i dati relativi alla prima metà dell’esercizio 2023 del gruppo. I ricavi nei primi sei mesi dell’anno in corso si sono attestati a 55,9 milioni di euro, in linea rispetto al primo semestre del 2022 (leggi qui).

In crescita la raccolta pubblicitaria del gruppo nel periodo, attestatasi a +8,5%.

Nel dettaglio, la pubblicità internet, considerando anche la pubblicità effettuata per conto terzi, è cresciuta del 21,1% e rappresenta oggi il 29,4% del fatturato pubblicitario complessivo di Caltagirone Editore.

Nel periodo gennaio - maggio 2023 i siti web del network Caltagirone Editore hanno registrato 4,17 milioni di utenti unici giornalieri medi con un incremento del 21,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel complesso, però, i ricavi della vendita di copie cartacee e digitali delle testate del gruppo hanno registrato nel primo semestre 2023 una contrazione del 7,6% rispetto al primo semestre 2022.

Il margine operativo lordo è risultato positivo per 491 mila euro (negativo per 212 mila euro al 30 giugno 2022), così come il risultato netto, positivo per 9,2 milioni di euro, in crescita rispetto agli 8,1 milioni di euro del primo semestre 2022.

Rispetto all’anno in corso, Caltagirone Editore dichiara di voler proseguire con “le iniziative di valorizzazione delle versioni multimediali e di miglioramento delle attività internet finalizzate a incrementare i nuovi flussi di pubblicità e ad acquisire nuovi lettori”.

Al contempo, il gruppo precisa cha “continuerà ad attuare misure volte al contenimento di tutti i costi di natura discrezionale ed alla riduzione strutturale dei costi diretti e operativi”.

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