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28/08/2024
di Teresa Nappi

Apple registra il 51% delle impression programmatiche globali. Lo studio di Pixalate sul Q2 2024

L’analisi fotografa anche la situazione per singole regioni e anche nell’area Emea, in particolare, la casa della Mela si conferma il leader indiscusso con una quota di mercato del 48% nel secondo trimestre dell'anno

Un recente report di Pixalate rivela come il mondo Apple stia sempre di più aumentando la propria predominanza nell’ambito della pubblicità sui dispositivi mobili, con una share of voice superiore al 50% a livello globale nel programmatic.

Secondo i dati del Q2 2024 Global Mobile Device Market Share Report, che offre un'analisi dettagliata del traffico pubblicitario in open programmatic sui dispositivi mobili in tutto il mondo, Apple guida il mercato con una quota superiore al 51%, in aumento del 6% rispetto all'anno precedente.

Samsung, pur rimanendo il secondo player globale, ha visto la sua quota scendere al 16%, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli altri concorrenti, come Huawei e Xiaomi, mostrano segni di rallentamento: Huawei ha registrato una diminuzione della quota di mercato all’6,3% (-8% YoY), mentre Xiaomi, dopo aver toccato l’8% nel Q1 2024, è scesa al 5,9% (-5% YoY).

Apple consolida la sua posizione nella regione EMEA

Anche restringendo il campo all’area Emea (che include l’Europa), Apple si conferma il leader indiscusso con una quota di mercato del 41% nel Q2 2024, segnando un aumento del 16% rispetto all'anno precedente. Samsung, nonostante la sua presenza consolidata nell’area, ha visto la sua quota di mercato crescere solo del 2% rispetto al Q2 2023.

È interessante sottolineare come la share of voice attribuita ad Apple da Pixalate sia decisamente superiore a quella detenuta dalla Mela nel mercato delle vendite di smartphone. Secondo i dati elaborati da IDC e relativi alle spedizioni di telefonini in tutto il mondo nel 2023, Apple con iPhone detiene una quota di mercato del 20,1%, contro il 19,4% di Samsung, il 12,5% di Xiaomi e l’8,8% di Oppo.

Varie potrebbero essere le ragioni di questa discrepanza, tra cui probabilmente la natura prevalentemente premium dei dispositivi Apple, associata a utenti molto attrattivi per gli spender pubblicitari, ma anche le diverse politiche di tracciamento e la distribuzione di dispositivi di filtraggio della pubblicità potrebbero giocare la loro parte.

I numeri di Pixalate sembrano comunque indicare la presenza di determinate scelte strategiche da parte delle aziende, che investirebbero maggiormente in campagne pubblicitarie ottimizzate per dispositivi iOS per massimizzare il ritorno sugli investimenti.

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