AT&T starebbe esplorando la possibilità di vendere Xandr, la sua divisione operativa nel segmento della pubblicità digitale. Lo riporta il Wall Street Journal, che specifica che le trattative con i potenziali acquirenti sarebbero ancora nelle fasi preliminari e che un accordo potrebbe anche non essere raggiunto.
Nelle strategie del colosso statunitense delle telecomunicazioni e dell'intrattenimento, Xandr, lanciata nel 2018 in seguito all'acquisizione dell'ad exchange AppNexus per 1,6 miliardi di dollari, era lo strumento attraverso il quale avrebbe monetizzato l'acquisizione di WarnerMedia, pagata 85 miliardi di dollari, trasformandosi in un grande operatore del settore dei media.
La mossa suggerisce come AT&T stia progressivamente concentrando i suoi sforzi nel comparto dell'intrattenimento e nella riduzione del proprio debito; a tal fine, infatti, è in valutazione anche la cessione della piattaforma di streaming di animazione Crunchyrol e della televisione satellitare DirecTV. La valutazione della vendita di Xandr sarebbe anche un segno, spiega il WSJ, della rinuncia all'ambizione di fronteggiare Alphabet nell'agone della pubblicità online.
Come ricorda il quotidiano economico-finanziario, per il gruppo americano l'operazione Xandr aveva l'obiettivo di attrarre marketer sfruttando gli spazi pubblicitari televisivi di AT&T e i dati degli abbonati ai servizi wireless. Un'operazione riuscita solo in parte, vista anche l'attuale congiuntura di mercato. Proprio quest'anno la piattaforma adtech è stata fatta confluire in WarnerMedia, ossia l'ex-Time Warner.