di Simone Freddi

Magnite completa il rebranding dell’offerta, Rubicon Project diventa Magnite DV+

La società specializzata in ad-tech cambia nome alle proprie piattaforme: Telaria ora è Magnite CTV

Sei mesi dopo che la fusione tra Rubicon Project e Telaria ha dato origine al brand Magnite, la compagnia di ad-tech compie un altro passaggio-chiave nella propria strategia di posizionamento, adottando nuovi nomi per la propria offerta tecnologica che consente a editori e concessionarie di monetizzare qualsiasi tipo di inventory, compresi CTV, desktop display, video, audio e mobile.


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Da alcuni giorni la compagnia sta informando i propri clienti che la piattaforma di Telaria (dedicata alla Connected TV) ora è diventata Magnite CTV, mentre quella a marchio Rubicon Project sarà contraddistinta dal brand Magnite DV+.

Secondo quanto riferito dal CTO di Magnite Tom Kershaw ad Ad Week, la compagnia avrebbe preso in esame l’opportunità di unificare l’offerta tecnologica di Telaria e Rubicon Project sotto un unico cappello, ma avrebbe poi deciso di mantenere i due ambiti – Connected TV da una parte, programmatic advertising online dall’altra – come linee di prodotto separate, in linea con quella che sembra essere al momento l’evoluzione del mercato.  

Nel caso del nuovo brand Magnite, DV+, il nome è stato scelto per sintetizzare i due principali ambiti di applicazione della piattaforma ex Rubicon Project, utilizzata da molti importanti editori e network per la monetizzazione pubblicitaria delle proprie pagine online: display e video. Mentre il “+” sta a simboleggiare gli altri ambiti emergenti coperti della piattaforma, come il digital audio e il digital out of home.

Il rebranding delle piattaforme rappresenta comunque un nuovo milestone nel percorso della società guidata dal Presidente e Ceo Michael Barrett, che dopo la fusione sta registrando una crescita significativa. Tra luglio e settembre 2020, Magnite ha registrato ricavi per 61 milioni di dollari, in aumento del 12% su base annuale, mentre al Nasdaq il valore delle azioni è quadruplicato negli ultimi mesi, passando dai 10 dollari dello scorso novembre ai 39 attuali.

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