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Tangoo Confidential

A cura di Tangoo

Un momento di approfondimento sul mondo e i servizi del digital marketing con un approccio sofisticato e innovativo. Approfondiremo le strategie e le applicazioni dei diversi servizi, dal media alle creatività, dalla tecnologia e i dati alle novità del settore. Tratteremo gli hot topic delle principali industry e le opportunità che il digital offre rispetto ad essi. In ogni episodio, esperti del settore analizzeranno i trend più recenti e forniranno consigli pratici per migliorare la tua attività online.

16/01/2025
di Arbnor Zariqi, SEO & Tech Delivery Specialist di Tangoo

I consumatori parlano ai brand: il ruolo di assistenti vocali e voice search

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La tecnologia voice search sta rivoluzionando il panorama del digital marketing, offrendo ai brand un vantaggio strategico inestimabile: l’accesso a dati e informazioni sempre più approfonditi sugli utenti.

La sua crescente popolarità è alimentata da una combinazione vincente di velocità e praticità, che la rende fino a quattro volte più veloce rispetto alle ricerche tradizionali. Oggi, il 20,5% delle persone nel mondo utilizza quotidianamente la ricerca vocale, attualmente supportata da un impressionante ecosistema di assistenti vocali.

Guardando ad un futuro molto vicino, il 2025 si prospetta come l’anno in cui la voice search rafforzerà ulteriormente il suo ruolo: non solo renderà ancora più semplice l’esperienza degli utenti, ma diventerà un alleato fondamentale per i brand, permettendo un targeting sempre più preciso.

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Personalizzazione e targeting avanzato

Le query vocali sono più lunghe rispetto a quelle testuali e spesso contengono domande e frasi contestuali complete, aiutando i motori di ricerca a comprendere meglio le esigenze dell’utente. Ad esempio, una persona può interagire con il sistema dicendo: “Sto cercando una borsa in pelle rossa di [un qualsiasi brand]”. Una query di questo tipo non solo identifica il prodotto desiderato, ma include anche dettagli specifici come il brand e il colore, fornendo informazioni utili per determinare l’intenzione d'acquisto.

Queste informazioni consentono di sviluppare campagne altamente mirate, adattando le strategie tramite l’analisi del comportamento degli utenti e di come questi interagiscono con i dispositivi. Ad esempio, se un utente dimostra interesse per materiali ecosostenibili, un annuncio pubblicitario può enfatizzare questo aspetto, incrementando così le performance delle campagne.

Inoltre, fattori contestuali come la posizione, l’orario e perfino il meteo aiutano i marketer a veicolare messaggi altamente personalizzati. Immagina di effettuare una ricerca come “migliori caffetterie vicino a me” in un pomeriggio piovoso: un bar potrebbe rispondere con una promozione su bevande calde o spazi interni coperti. Questo livello di customizzazione non solo migliora la soddisfazione dell'utente, ma rafforza anche il legame tra brand e consumatore.

Per cogliere appieno le opportunità offerte dalla voice search, le aziende devono adattare le proprie strategie, creando contenuti che rispecchino il linguaggio naturale e comprendano le intenzioni vocali. In questo modo si massimizza il potenziale della personalizzazione e del targeting avanzato.

Integrazione con gli assistenti vocali e metriche

Assistenti vocali come Google Assistant, Alexa e Siri stanno trasformando il modo in cui i consumatori interagiscono con i dispositivi, creando nuove opportunità per il digital marketing e permettendo ai brand di raggiungere i consumatori in modo impattante e customizzato. Il programmatic advertising si integra perfettamente con gli assistenti vocali, consentendo di inserire annunci pubblicitari nei momenti più pertinenti di un’interazione. Ad esempio, se un utente chiede ad Alexa una ricetta, è possibile proporre utensili da cucina o spezie, sfruttando sia l’intento dell’utente che l’immediatezza decisionale resa possibile dal programmatic.

Le tecnologie più avanzate usano algoritmi per tracciare il comportamento degli utenti e posizionare annunci mirati, inclusi quelli attraverso gli assistenti vocali. Strumenti come il contextual placement, il machine learning e la segmentazione dell’audience permettono ai brand di identificare i momenti più efficaci per le loro comunicazioni, garantendo massima rilevanza.

Piattaforme come Alexa Skills e Google Actions non solo ampliano le possibilità pubblicitarie, ma consentono anche di creare esperienze interattive su misura, come skill che guidano gli utenti verso un acquisto. Tuttavia, per massimizzare il potenziale di queste strategie, è fondamentale monitorare e misurare i risultati, come le interazioni e le conversioni.

Le metriche da tenere d’occhio includono, ad esempio, il Click Through Rate (CTR) che permette di capire quanto un annuncio riesce ad attrarre l'attenzione dell'utente e, monitorandolo regolarmente, è possibile adattare contenuti e frequenza per massimizzare l'interazione.

Altre metriche chiave includono il Cost Per Click (CPC), il conversion rate e l’interaction rate, utili per valutare l’efficienza e l’engagement. Anche il bounce rate ha una funzione importante perché fornisce importanti indicazioni sulla soddisfazione degli utenti. Inoltre, usando piattaforme dedicate si possono monitorare query vocali e interazioni, migliorando la segmentazione e la personalizzazione dei contenuti.

Ottimizzazione per la voice search: best practice

Abbiamo esplorato le potenzialità della voice search e degli assistenti vocali, ma è fondamentale ricordare che tutte le attività costruite intorno a questi strumenti perdono efficacia senza solide basi. Ottimizzare i contenuti per la voice search è essenziale, poiché gli utenti si affidano sempre più a questa tipologia di dispositivi per cercare informazioni. Le ricerche vocali richiedono strategie SEO specifiche, note come Voice Search Engine Optimization (VSEO), che si focalizzano sul linguaggio naturale e colloquiale.

Per prepararsi alla voice search è fondamentale puntare su long-tail keywords, strutturando i contenuti per rispondere a domande dirette come “come fare” o “cos’è”. Questo approccio aumenta la probabilità di essere inclusi nei featured snippets, spesso utilizzati dagli assistenti vocali. Inoltre, l’implementazione dello schema markup può migliorare la visibilità nei risultati di ricerca.

Anche in questo caso il programmatic advertising ha un ruolo chiave nel supportare i contenuti SEO-oriented attraverso il posizionamento automatico di annunci pertinenti alle query vocali. Ad esempio, se un utente cerca ristoranti, il programmatic può mostrare annunci di locali vicini assicurando che il brand raggiunga il pubblico giusto al momento giusto.

È evidente, quindi, che la voice search e gli assistenti vocali non sono più solo una tendenza emergente, ma rappresentano una realtà ormai consolidata. Per i brand, comprendere e sfruttare al meglio queste tecnologie significa restare al passo con l’innovazione e costruire relazioni autentiche con i consumatori. 

Investire oggi in strategie di voice search significa garantirsi un vantaggio competitivo domani. È il momento di ascoltare il futuro e far sentire la propria voce.