di Simone Freddi

Connected-Stories lancia GenAIssance, per trasformare il processo creativo nell’era dell’AI

Grazie a un motore di Intelligenza Artificiale Generativa, lo strumento consente ai brand di generare, testare e distribuire contenuti dinamici, interattivi e personalizzati su larga scala

GenAIssance integra avanzati modelli di Generative AI

Connected-Stories, piattaforma che aiuta le aziende a rendere i messaggi delle proprie campagne pubblicitarie più efficienti e personalizzati grazie alla tecnologia, annuncia il lancio di "GenAIssance": si tratta di una nuova soluzione “end-to-end” per la trasformazione del processo creativo nell'era dell'intelligenza artificiale generativa.

Annunciato per la prima volta durante il Google Cloud Next '23 a San Francisco e ora disponibile al pubblico, GenAIssance integra avanzati modelli di Generative AI per aiutare gli utenti (anche non esperti) a creare contenuti creativi e strategie di comunicazione efficaci per le loro campagne. In altre parole questo prodotto si propone di ridefinire il processo creativo tradizionale, offrendo ai brand e alle agenzie nuovi strumenti per produrre e personalizzare contenuti interattivi su larga scala.

La tecnologia che alimenta GenAIssance utilizza modelli di Intelligenza Artificiale di Google Cloud, incluso Gemini. La piattaforma mette a disposizione degli utenti un chatbot, chiamato “Leo”, per semplificare la navigazione e migliorare la strategia e la produzione dei contenuti, e un creative studio per modificare, generare e assemblare contenuti interattivi. Grazie a un sistema di ingegnerizzazione dei prompt, il processo di personalizzazione viene semplificato e automatizzato, consentendo agli utenti di generare rapidamente centinaia di immagini e testi personalizzati. Durante la distribuzione, che in Connected-Stories avviene all’interno della stessa piattaforma, questi diversi elementi vengono poi testati in rotazione per definire la combinazione ottimale per ciascun utente.

Claudio Vaccarella, Ceo di Connected-Stories, sottolinea anche come uno strumento come GenAIssance possa rivelarsi molto utile anche in relazione al progressivo abbandono dei cookie di terza parte. “Google ha iniziato a bloccare i cookie di terza parte sui browser Chrome - ha ricordato -. Nonostante il provvedimento interessi al momento solo l’1% del traffico, tanto è bastato per scatenare la corsa verso la produzione di più contenuti da sperimentare. GenAIssance arriva al momento giusto per aiutare le aziende in questo processo trasformativo”.

Con GenAIssance, ha spiegato ancora Vaccarella, per Connected-Stories “l’obiettivo è andare sempre più decisamente verso l’iper-personalizzazione, semplificando e rendendo più efficienti dei processi creativi che hanno storicamente richiesto molte risorse”. I diversi modelli di pricing permettono allo strumento di adattarsi alle esigenze di grandi, medie e piccole aziende e agenzie creative.

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