AdKaora pronta a un nuovo anno di crescita. Il Ceo Davide Tran: «Ora puntiamo a rafforzare l’offerta»
Tanti gli obiettivi fissati per il 2022 dalla digital agency del Gruppo Mondadori, tra cui anche un’accelerazione nel programmatic advertising. Intanto, spazio all’innovazione anche nell’area proximity e delle soluzioni advertising
AdKaora cresce sia nell’area del proximity marketing che delle soluzioni advertising e lo fa grazie alla sua spinta innovativa. Protagonista di una recente operazione fuori dai confini nazionali, la digital agency parte del Gruppo Mondadori si prepara a chiudere un altro anno a segno più e a un prossimo futuro scritto anche nel programmatic, su cui si prepara a introdurre importanti novità.
A parlarne a Engage è Davide Tran, Ceo di AdKaora e responsabile dell’Area Tech Advertising del Gruppo Mondadori, che in prima battuta dichiara: «Crescere durante due “lunghi” anni, condizionati purtroppo da una pandemia e da un clima di incertezza diffuso sul mercato, è stata una grossa sfida, ma proprio per questo una grande soddisfazione per noi».
Davide, a proposito di performance, quali sono i principali risultati raggiunti da AdKaora in questi ultimi due anni?
«In questo periodo abbiamo osservato e studiato costantemente il mercato, in modo da modificare o integrare le nostre soluzioni con delle nuove, per intercettare nel modo giusto i consumatori in costante mutamento e, quindi, aiutare brand, retailer e centri media a integrarle al meglio nelle loro strategie. Il nostro approccio si è fatto più olistico, non dimenticando il fatto che il mobile per noi non è mai stato solo un canale media.
Con questa consapevolezza, abbiamo portato a un nuovo livello la nostra offerta proximity marketing, segmento che è cresciuto in modo continuativo e che oggi copre anche obiettivi di brand awareness ed engagement. Ma non ci siamo fermati a questo: abbiamo continuato a proporre sul mercato nuove soluzioni di appeal per i nostri advertiser. Infatti, il fatturato derivante dalle campagne pubblicitarie è aumentato negli ultimi mesi del 23%, anche grazie ai formati ideati dall’AdKaora Creative Studio, chiaro segnale dell’interesse del mercato verso un tipo di comunicazione più penetrante e dell’efficacia delle nostre creazioni. Grazie alle competenze tecniche e media, oltre che ai siti e app gestiti dal nostro AdKaora Value Network, infine, abbiamo rafforzato la governance sull’intera catena del valore per portare risultati concreti sia ai publisher che ai brand».
Restando su quest’area del vostro business, quali sono i KPI che guardate come prioritari e che garantite ai clienti?
«La nostra esperienza pluriennale nella gestione dei media digitali ci permette di avere una focalizzazione mirata al raggiungimento dei risultati, sempre più richiesta dai brand, agendo su diversi livelli di ottimizzazione: prestazioni tecniche e user experience, cluster dati, equilibrio di delivery tra siti e app, placement all’interno dell’ambiente, creatività.
Grazie alla nostra offerta web e in app di formati pubblicitari, che conta più di 27 milioni di utenti unici al mese per il bacino display, e una disponibilità video di più di 250 milioni pre-roll, riusciamo a parlare efficacemente con i target precisi provenienti da un panel esclusivo di 26 milioni di cookie e 9 milioni di device ID, raggiungendo i KPI richiesti con valori superiori ai benchmark di mercato: la viewability arriva fino al 93% per i formati display e al 94% per i formati video, la brand safety è altissima al 99%, mentre il VTR medio (view through rate) arriva al 78% per video di 15 secondi».
Passiamo al proximity marketing: come si sta evolvendo questo mercato?
«I modelli di “commerce” sono cambiati e oggi coniugano i grandi punti di forza dell’online con i grandi punti di forza del mondo fisico, modificando il concetto stesso di retail e aumentando i punti di contatto. Siamo in una fase di costante contaminazione trainata dall’omnicanalità, in cui il “leader” è il consumatore. Per le aziende, quindi, la trasformazione non deve riguardare più solo l’ultima parte del processo di vendita, ma anche la misurazione e l’analisi delle caratteristiche e dei comportamenti messi in atto dall’utente, sempre più attivo e partecipativo nella scoperta dei prodotti, nella ricerca delle informazioni, nella scelta dei canali di acquisto. Per questo, il proximity marketing si sta evolvendo verso livelli sempre più alti di multicanalità, intrecciandosi con altri segmenti di marketing, esplorando altre “vie” di comunicazione, alimentando la circolarità.
Ecco perché ci concentreremo ancora di più sul potenziamento della nostra offerta di proximity marketing, puntando alla congiunzione sempre più integrata di diversi media e touchpoint».
Come si riflettono questi cambiamenti del settore sulla vostra organizzazione?
«Per aiutare i brand a superare le nuove sfide della comunicazione multicanale, ci siamo ulteriormente strutturati per presidiare e governare l’intera catena di valore del mercato: dal contesto ai formati creativi, dalle soluzioni tecnologiche a nuove sinergie di sviluppo.
Con AdKaora Value Network, puntiamo a portare valore a tutta la filiera per la monetizzazione degli spazi pubblicitari, per l’ottimizzazione del contesto editoriale e per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione degli investitori.
Mentre con AdKaora Creative Studio, sfruttiamo la potenza creativa della tecnologia per sviluppare soluzioni di advertising sempre un passo avanti con i tempi.
Infine, la nostra proximity suite avanzata permette ai brand di monitorare in tempo reale i principali risultati che comprendono i canali display, le notifiche push e il DOOH, e di esportare dati avanzati, e certificati da enti terzi, delle analisi footfall con l’evidenza dell’impatto della campagna sulla pedonalità. Senza tralasciare la partnership con Stocard, che continuerà anche nel 2022».
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E sul fronte formati? Quali novità avete introdotto o state per introdurre?
«Abbiamo detto che attrarre l’attenzione dell’utente oggi è sempre più arduo. E per consolidarla? Pensando a questo, abbiamo ampliato la nostra offerta di formati dal carattere fortemente interattivo, come i nostri Vertical Carousel, Waterall e Geyser, che si prestano perfettamente a raccontare una storia sia di brand sia di prodotto, a coinvolgere l’utente stimolando un’azione, sposando allo stesso tempo anche obiettivi di proximity marketing.
Inoltre, ci siamo cimentati nello studio di dinamiche creative più evolute per raggiungere target caldi a crescita esponenziale e posizionamenti pubblicitari esclusivi: abbiamo lanciato, infatti, da una parte un’offerta di formati Native In-Play dedicata al mondo “game” che, grazie all’immersività e non invasività, apre nuovi interessanti orizzonti ai brand, e dall’altra, insieme a Hej!, formati di audio conversazionale con focus sul prodotto per stimolare tutti i sensi dell’utente».
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Anche a fronte di quanto detto, qual è la vostra visione sul futuro?
«Il prossimo anno sarà per noi un anno molto importante per rafforzare ancora di più la nostra offerta, aumentare le sinergie con i nuovi colleghi di Hej!, società acquisita ad inizio 2021, e crescere in tutte le aree con uno sguardo sempre orientato al futuro. Con Hej! stiamo lavorando per comporre un’offerta capace di soddisfare tutte le esigenze dei brand: dal proximity al conversational marketing, dal branding alla performance. In quest’ottica, concentreremo il nostro focus anche sullo sviluppo di formati e-commerce e drive to site per completare il cerchio del proximity.
Infine, dati i risultati e i KPI che stiamo raggiungendo, tra i più alti del mercato, il prossimo anno ci vedrà impegnati a crescere nell’area del programmatic advertising con novità di prodotto di cui ancora non faccio spoiler».
Chiudiamo con uno sguardo al di fuori dei nostri confini. Come si sta muovendo AdKaora a livello internazionale?
«Come è stato riportato dalla stampa di recente (leggi anche: il nostro articolo dedicato, ndr), abbiamo messo un piccolo passo in Spagna acquisendo il 30% di Adgage, società con sede a Madrid su cui abbiamo puntato per esportare i nostri prodotti e quelli di Hej! Crediamo molto nelle sinergie che possono venire fuori con nuove country e nella contaminazione di soluzioni che possono essere messe a fattor comune. Siamo molto contenti dell’operazione perché abbiamo trovato validi e seri professionisti che conoscono molto bene il mercato spagnolo, con cui poter iniziare un percorso di crescita assieme».