Alberto Gugliada (tg|adv): «Riflettori puntati su video, mobile e programmatic»
Il Ceo della "storica" big dell'adv online spiega la propria riorganizzazione interna necessaria a rispondere in modo competitivo e rapido agli stimoli offerti da un mercato in evoluzione
Il 2015 è stato per tg|adv, leader fra le concessionarie del mercato digitale italiano, un anno molto complesso. Ma per scelta. Infatti il Ceo della società Alberto Gugliada spiega che il gruppo ha deciso ancora una volta di rafforzare il suo innovativo posizionamento cavalcando, con tempestività e tanto “fiuto” professionale, le nuove regole del gioco e le opportunità del digitale. Vediamo i dettagli.
Come potrebbe definire, in poche parole, il 2015 di tg|adv?
Complicato. Il 2015 è stato sicuramente un anno complicato perché il nostro gruppo vuole essere in prima linea sulle nuove iniziative e sempre innovativo. Ci siamo messi in gioco, abbiamo cambiato la struttura interna e siamo stati rapidi nel cambiamento, assumendo nuove skills e nuove professionalità in risposta ai temi importanti del mercato quali il programmatic e il cambio di pianificazioni. È stata fatta una ristrutturazione dell’area commerciale dando un valore importante al tema delle brand partnership, dedicando una nuova divisione all’interno di Trilud editore. Nel secondo semestre dell’anno, abbiamo registrato un incremento degli investimenti e un’ottima risposta del mercato, superiore alle aspettative: siamo molto soddisfatti perché significa che la scelta che stiamo facendo è quella corretta.
A giugno tg|adv ha comunicato l’integrazione con la DMP Krux. Quali riscontri avete già registrato?
Perché una DMP funzioni e produca benefici ci vuole tempo, deve lavorare, raccogliere i dati che poi vengono utilizzati internamente sia in ambito commerciale per la targettizzazione adv, sia in termini editoriali per avere una maggiore conoscenza dei profili che navigano sui nostri siti. Diciamo che per noi Krux è un progetto strategico, che viene seguito nella quotidianità e che ha già dato risultati positivi ma che ne darà di ancora migliori nel prossimo anno.
Parliamo di mercato. I dati sembrano indicare una certa ripresa degli investimenti. La crisi è davvero finita?
La crisi dovrebbe essere finita, ma è stata una crisi così particolare che ha decisamente cambiato le regole del gioco. Uscirne non significa avere una ripresa degli investimenti mantenendo il canone e i modelli precedenti: la competitività si è alzata, è diventato sempre più strategico essere veloci, rapidi e snelli con un grandissimo time to market, sempre coscienti delle novità e dei nuovi trend sul mercato, analizzandoli e valutandoli prima che diventino realtà. La crisi ha permesso ai principali gruppi di cambiare un po’ la propria pelle e di lavorare con modalità nuove, molto più rispondenti alle mutate richieste di mercato.
Su quali novità dell’offerta tg|adv si sta concentrando?
Da un’organizzazione legata a un focus su agenzie e clienti diretti ci stiamo orientando di più ai prodotti. Quindi abbiamo acceso i riflettori sulla parte display e video adv, all’interno della quale diventa molto strategica la skill riferita al programmatic e all’RTB, ma prestiamo molta attenzione anche e soprattutto alle nuove soluzioni advertising nel mobile. Poi abbiamo l’altra divisione dedicata agli accordi di visibilità con i brand. In sintesi, ci stiamo concentrando su dati, programmatic, mobile e brand partnership.