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14/11/2023
di Andrea Salvadori

Dentsu, trimestre negativo (con l’Italia in controtendenza) e stime 2023 riviste al ribasso

Il gruppo giapponese guidato dal ceo Hiroshi Igarashi prevede ora un esercizio con un calo organico intorno al 5%. Il Bel Paese bene nel trimestre (più del +5%) ma non nei nove mesi

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Trimestre non semplice per alcune tra le più importanti holding internazionali della pubblicità. Anche Dentsu infatti, al pari di IPG e Wpp, ha deciso di rivedere nuovamente al ribasso le sue stime di chiusura d’anno, dopo che nel periodo luglio-settembre il fatturato ha subito una diminuzione a livello organico del 6%, alla luce della frenata della spesa advertising dal parte dei clienti dei settori tecnologico e finanziario. 


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Il gruppo giapponese guidato dal ceo Hiroshi Igarashi prevede ora un esercizio 2023 con un calo organico intorno al 5%, mentre in precedenza stimava un risultato tra lo 0 e il -2%, anche perché le tendenze emerse di recente in relazione alla spesa dei clienti non dovrebbero cambiare nell’ultima parte dell’anno. Dentsu, considerando i conti trimestrali, ha quindi deciso di congelare le assunzioni, tagliare le spese esterne e ridurre i costi per i viaggi dei dipendenti.  

Se in Giappone la società è cresciuta a livello organico del 5%, lo stesso non si può dire del contentinente americano, dove il business di Dentsu è risultato in flessione del 6,6%, della regione EMEA, dove addirittura il calo è stato del 17,2%, e dell’area APAC (Giappone escluso), in diminuzione del 9,1%.


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In questo scenario, Dentsu ha ottenuto nel mercato italiano invece una crescita intorno al 5%, miglior performance insieme alla Spagna per il gruppo nel trimestre, anche se, analizzando i nove mesi, i risultati nel nostro paese sono risultati tra i più negativi con un risultato inferiore al -5% (insieme ad Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Svezia, Svizzera, Tailandia e Stati Uniti).

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