Publicis Groupe chiude il primo trimestre dell’anno con una crescita organica del 2,8%, primo risultato positivo dall’inizio della pandemia.
Il business è andato bene per il gruppo pubblicitario francese, di recente al centro di indiscrezioni in relazione ad un possibile cambio dell’assetto azionario, in particolare in Nord America (+ 4,7% con gli Stati Uniti in crescita del 5,1%), e nella cosiddetta Asia Pacifica (5,7% con la Cina a +3%) Il trend è stato positivo anche in America del Sud (+7,7%), mentre la società segnala affari ancora in difficoltà in Europa (-1.8%) e in Medio Oriente e Africa (-11%). Ad ogni modo Publicis Groupe ha battuto le aspettative degli analisti per i risultati ottenuti sia nelle aree dove ha registrato un segno più sia in Europa.
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I ricavi trimestrali di Publicis sono stati pari a 2,39 miliardi di euro, in diminuzione del 3,6% rispetto ai 2.48 miliardi dello stesso trimestre del 2020, ma superiori ai 2,29 miliardi preventivati dal Consensus.
Tra i new business più rilevanti del periodo, la società segnala il media di L’Oréal in Cina, l’incarico creativo globale di Infinity, il business dei dati di AB Inbev, la pubblicità di Toyota in Austria e, infine, lo shopper marketing di Unilever e il media di Samsung negli Stati Uniti.
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Arthur Sadoun, chief executive officer di Publicis Groupe, ha sottolineato che la fiducia sta crescendo tra le aziende negli Stati Uniti. “I clienti stanno investendo inoltre di più nei servizi di marketing digitale per comunicare online e per prepararsi ai prossimi cambiamenti nel monitoraggio dei consumatori e nel targeting degli annunci pubblicitari”, ha aggiunto. "I clienti si stanno infatti rendendo conto che i canali digitali, l'e-commerce e il direct to consumer saranno sempre più centrali per la crescita”.
Non è un caso che i ricavi organici di Publicis Sapient, la divisione del gruppo focalizzata sul marketing digitale e sui servizi di consulenza tecnologica, sono aumentati dell'11,2%. Epsilon, il player statunitense comprato da Publicis Groupe nel 2019, ha invece visto i ricavi organici aumentare del 4,7%, trainati in parte dalla ripresa del settore automobilistico e dalla crescente domanda per campagne digital e per progetti nel mondo di dati. La crescita è stata quindi a doppia cifra per il media digitale.
Al riguardo, ha detto Sadoun sul Wall Strett Journal, Publicis probabilmente prenderà in considerazione la possibilità di mettere a segno delle acquisizioni in modo da accelerare le attività internazionali di Epsilon, attività che ancora valgono il 5% del business della unit ma che stanno crescendo con tassi del 25%.
Pur esprimendo cautela sul prosieguo dell’anno, dal momento che la pandemia è ancora in pieno svolgimento, Sadoun ha detto che nel secondo trimestre, Publicis Groupe prevede di recuperare tra il 60% e l’80% dei ricavi organici persi nello stesso periodo del 2020, il momento dove la società è stata più colpita dal Covid-19, con una crescita compresa tra l'8% e il 10%.