22/11/2024
di Simone Freddi

WPP Italia chiude il 2024 con una crescita «superiore al mercato». Capitale umano e innovazione le chiavi per il 2025

Il punto al Forum WPP Ambrosetti con Simona Maggini e Massimo Beduschi: «Solide performance per tutte le divisioni, investiremo nell’AI». Assicurazioni Generali nuovo cliente

Da sinistra: Valerio De Molli (Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti) con Simona Maggini e Massimo Beduschi di WPP

Un track record soddisfacente sul fronte delle gare e l’andamento positivo di media, creatività e PR consentiranno a WPP Italia di chiudere il 2024 con una performance economica di rilievo, «superiore alla media del mercato», stimato dalla stessa WPP e UNA a +5,8%. A margine del 13° Forum WPP | The European House – Ambrosetti, che si è tenuto venerdì presso il campus WPP di Milano, abbiamo parlato con Simona Maggini, Country Manager di WPP Italia, e Massimo Beduschi, Chairman di WPP Italia. Un’occasione per fare il punto sull'andamento economico del gruppo e le prospettive per il futuro, e per riflettere sugli spunti emersi dal Forum, quest’anno dedicato al tema "Capitale umano e sviluppo del Paese: strategie di crescita e cambiamento".

WPP Italia, un 2024 «superiore alle aspettative»

Parlando delle performance di WPP in Italia, Massimo Beduschi ha sottolineato: «Abbiamo registrato un anno particolarmente positivo in Italia, con risultati finanziari superiori alla media di mercato. Siamo soddisfatti dei nostri numeri, che riflettono una crescita costante e il buon lavoro svolto nel corso dell’anno. Un contributo significativo è arrivato dalle nuove acquisizioni e da un track record che include progetti importanti, come la vittoria nella gara media di Amazon. È stato un anno di crescita robusta, in cui abbiamo difeso con successo i nostri clienti e ottenuto anche new business di rilievo, in ultimo la recente vittoria nella gara di Generali Assicurazioni» che ha scelto un team di VML e AKQA come nuovo partner strategico e creativo globale.

Gli ha fatto eco Simona Maggini: «Il nostro anno è andato meglio delle aspettative. Abbiamo superato le sfide interne e, pur essendo molto impegnati con la gestione interna, siamo riusciti a bilanciare tutto con grande orgoglio. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una strategia solida e al contributo di tutte le nostre agenzie». Parlando di performance specifiche, Maggini ha aggiunto: «Sia nella creatività che nel media, non voglio fare distinzioni, ma voglio citare alcune agenzie per i loro risultati straordinari. Ogilvy ha mostrato una grande continuità, mentre VML ha superato una sfida importante, raggiungendo traguardi significativi con tanto new business, tra cui la vittoria recente di un primario cliente del settore mobility, e un fatturato di circa 34 milioni di euro». Ha poi parlato di Hogarth, che ha compiuto enormi progressi. «Abbiamo recentemente aperto al campus le nuove podcast room e inaugurato degli studi che stanno dando ottimi risultati», ha dichiarato Maggini. Anche Axicom, l’agenzia di PR specializzata nel settore FinTech, è stata citata come un esempio di successo. «Axicom è una vera gemma in WPP, con un altissimo livello qualitativo e un team eccezionale», ha affermato Simona Maggini.

Guardando al prossimo futuro, Beduschi ha sottolineato che, nonostante l'incertezza economica globale, il gruppo si aspetta a livello di mercato un altro anno di crescita seppur moderata, nell’ordine del +1,5-2%. «Il 2025 non ha grandi eventi sportivi a fare da traino ma in generale non vediamo grosse discontinuità né in senso negativo né positivo, ci aspettiamo quindi una crescita moderata. Tuttavia, il settore auto rappresenta un'incognita importante, e sarà fondamentale vedere come si evolverà la situazione. In generale, siamo ottimisti, ma la visibilità a breve termine è ancora un po’ limitata», ha dichiarato Beduschi.

Il commento di Massimo Beduschi sul Forum WPP-Ambrosetti

Il Forum WPP-Ambrosetti ha offerto un'importante occasione di confronto sulle sfide che l’Italia e l'Europa devono affrontare, con un focus sul capitale umano come fattore di sviluppo per il Paese. Secondo Massimo Beduschi, «Il Forum di quest’anno è stato un’opportunità fondamentale per fare il punto sulla situazione attuale e sulle sfide future. Le dinamiche globali stanno cambiando rapidamente, e l’Italia, come altri paesi europei, si trova ad affrontare delle difficoltà significative, come la disuguaglianza dei redditi e l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, credo che ci siano anche molte opportunità da cogliere, e questo Forum ha messo in evidenza quanto sia importante valorizzare il capitale umano come motore di crescita per il Paese. L’elemento chiave è trasformare i problemi in occasioni di cambiamento. Se guardiamo alla tecnologia, ad esempio, e in particolare all’intelligenza artificiale, vediamo che essa non deve sostituire il capitale umano, ma deve essere al servizio di quest’ultimo per potenziarlo, per far emergere il suo vero potenziale. Per quanto riguarda WPP, l’impegno nel sostenere questa crescita passa anche dalla nostra capacità di innovare e di adattarci alle nuove esigenze del mercato».

WPP guarda al 2025: tra crescita e innovazione

Se il 2024 per WPP Italia è stato un anno di consolidamento e crescita, anche le previsioni per il 2025 sono prudenti ma positive, con un mercato della comunicazione che dovrebbe crescere moderatamente, e con WPP Italia pronta a sfruttare al massimo le opportunità offerte dal miglioramento dei processi interni e dall’innovazione tecnologica. Completato il percorso di riorganizzazione interna che ha visto il consolidamento dell’attività di WPP in sei grandi sigle (AKQA, Ogilvy, VML, Hogarth, GroupM e Burson), «Il 2025, per quanto riguarda l'assetto del gruppo, non prevede cambiamenti significativi. La struttura è ormai consolidata, con alcune aree già ben sedimentate. Ad esempio, VML e Burson sono ormai una realtà ben definita, mentre il processo di trasformazione di GroupM continua, ma senza grandi sorprese. La nostra attenzione è ora focalizzata sul riuscire a sfruttare al massimo il potenziale che questo nuovo assetto organizzativo può generare, soprattutto nell'ambito dell'intelligenza artificiale, su cui siamo orientati a investire fortemente. Non parliamo tanto di risparmio economico o risorse, quanto dell'opportunità di considerare l'intelligenza artificiale come un 'superpotere' che può fare una vera differenza nelle agenzie, non solo in ambito media dove ha già un ruolo consolidato ma anche nelle aree della creatività e della produzione», ha concluso Simona Maggini.

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